00 20/01/2009 16:22
Cenere (dalla raccolta di poesie W56 di Francesco Paolo Pinello)

Le vidi alte, acerbe.
Tenera erba fresca scomposta dal vento.
Nei nuovi camini
il fuoco brucia le pareti nude.
In vano
partorisce solo cenere.

Mia gioventù ...
La camera buia consuma i nuovi amori.

Poveri sguardi morti ...
Corrono felici ...

Accecati dal fumo
disegnano nella polvere
amore impagliati
segni infiniti.

Non sanno che
quando il fuoco sarà spento
quando l'ultima ombra sarà morta con la luce
sulle pareti nere non rimarrà che cenere.

Nessuno ricorderà il fuoco.

Solo camini.
Camini neri e carboni spenti.

Nessuno ricorderà il fuoco
perché in vano
nessuno avrà concepito.

Nessuno ricorderà il fuoco
perché alla luce
nessuno avrà partorito


Francesco Paolo Pinello

(Tutti i diritti riservati all'autore, come per legge)


[Modificato da zsbc08 16/06/2009 09:48]