00 26/02/2010 09:27

Chiesto lo stato di calamità naturale. Tante le strade interessate da frane e smottamenti. A rischio diversi collegamenti 

A Gangi si contano i danni del disseto idrogeologico 

Gangi. Danni su tutto il territorio. Gravi dissesti idrogeologici. Piogge incessanti. Frane. E’ come se la primavera si volesse portare appresso le piogge torrenziali dell’inverno per consegnarle all’estate. Il 2009 e il 2010 non sono stati certamente tempi di stabilità per la Sicilia. Alla lunga lista dei comuni in gravi difficoltà, in questi ultimi giorni, si è aggiunto anche Sanfratello, nel messinese, provincia peraltro già interessata da grandi eventi calamitosi. In questo generale contesto regionale di dissesto idrogeologico, l’amministrazione comunale di Gangi ha deliberato la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale a causa dell’eccezionale situazione emergente alla quale il comune madonita non riesce ormai più a far fronte con mezzi e risorse finanziarie. Notevoli i danni alla viabilità e notevoli i disagi per la popolazione. I collegamenti con San Mauro Castelverde, Castel di Lucio, Sperlinga e Nicosia da mesi funzionano a singhiozzo e fra mille difficoltà. Nelle scorse settimane l’ufficio tecnico del comune di Gangi ha compilato una dettagliata relazione dei danni causati dagli eventi alluvionali. I dissesti stradali hanno interessato soprattutto la strada di penetrazione agricola Santa Caterina–Nasari, unica via d’accesso a numerose aziende agricole, ai feudi comunali, al parco eolico di Monte Zimmara, alla struttura di Pianette gestita dall’Azienda Foreste, alla struttura turistico-ricettiva di “ Gangivecchio“.

     L’interruzione della circolazione sulla strada di penetrazione continua a causare disagi che è impossibile bypassare. Di fatto non esiste la possibilità, infatti, di creare alcuna viabilità alternativa e sono ingenti le perdite economiche per i rifornimenti di derrate e per la commercializzare dei prodotti agrozootecnici, il latte fa da capolista. Danni anche per le strutture turistico-ricettive della zona.

Frane e smottamenti hanno interessato anche la strada interpoderale Portelle, quella intercomunale Gangi–Alimena, la strada provinciale Gangi–San Mauro Castelverde, la strada comunale di Contrada Camporotondo, e la interpoderale Zappaiello. Continuano ad aumentare i danni alla interpoderale Piano Ospedale– Pirato–Nocito, strada utilizzata quale viabilità alternativa alla SS 120, già interrotta a causa dell’evento franoso verificatosi nel mese di febbraio del 2009. Numerosissime le colate di terreno. Piccole frane che costituiscono un ulteriore potenziale pericolo per la viabilità e che hanno arrecato danni alle attività agricole. “Una situazione che ha peggiorato di gran lunga lo stato idrogeologico già precedentemente compromesso lo scorso anno”, ha dichiarato il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, “Abbiamo registrato e continuiamo a registrare una lunga lista di danni su tutto il territorio comunale. E’ uno stato di forte difficoltà quello che stiamo vivendo. E’ un disagio per la popolazione e per le numerose aziende agricoli e per le attività commerciali”.

- 26 febbraio 2010 -                                                                                                             Francesco Paolo Pinello