L'acqua bene pubblico a gestione privata (Fpp)
Dopo la privatizzazione del settore elettrico e delle telecomunicazioni e dopo la privatizzazione dell’acqua già messa in moto dal governo Amato nel 1994, il Senato della Repubblica ha votato la conversione in legge del decreto 135/09. Il decreto prescrive che i servizi pubblici locali, il gas, i trasporti e l’acqua, sono beni di rilevanza economica. Questa qualifica giuridica implicherà, qualora la conversione in legge dovesse essere approvata anche dalla Camera dei Deputati senza emendamenti, la possibilità dell’affidamento di questi servizi a privati attraverso gare pubbliche. I comuni non potranno detenere più del 30% del capitale societario e dovranno mettere a gara le azioni di cui oggi sono già proprietari. Al Senato insieme alla maggioranza ha votato a favore anche buona parte dell’opposizione. Dal 1994 al 2005 sono stati utilizzati 700 milioni di euro come investimenti sulla rete idrica a fronte dei 2 miliardi di euro investiti nei 10 anni precedenti. Quasi il 50% degli investimenti previsti nel 2008 non è stato ancora realizzato. La Corte dei Conti della Lombardia, intanto, ha deciso che devono essere i consigli comunali a stabilire se un servizio pubblico locale ha oppure non ha rilevanza economica. Intanto a Parigi, a partire dal prossimo gennaio, la produzione, il trattamento e la distribuzione dell’acqua, attualmente gestiti da Suez e Veolia, due dei maggiori colossi multinazionali privati, torneranno ad avere una gestione pubblica mediante la municipalizzata Eau de Paris
- 13 novembre 2009- Francesco Paolo Pinello