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Gravina: chiesta archiviazione per il padre di Ciccio e Tore

Ultimo Aggiornamento: 10/12/2008 09:06
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19/11/2008 09:12

Incendio in una fabbrica ad Agrigento
Da: RaiNews24.it

Agrigento | 19 novembre 2008
Incendio in una fabbrica ad Agrigento, muore un operaio
I vigili del fuoco cercano di domare l'incendio
I vigili del fuoco cercano di domare l'incendio

Scoppia un incendio in una fabbrica di Agrigento e un operaio perde la vita. E' accaduto all'alba di oggi in una fabbrica di contrada San Benedetto, nella zona dell'Area di sviluppo industriale della citta' dei Templi. Sul posto ci sono diverse squadre di vigili del fuoco che stanno tentando di domare le fiamme. Si indaga sull'origine dell'incendio.

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Operaio cade da impalcatura e muore nel messinese
Da: RaiNews24.it

Messina | 18 novembre 2008
Operaio cade da impalcatura e muore nel messinese
Cantiere edile (archivio)
Cantiere edile (archivio)

Un operaio edile di 58 anni, Giuseppe Oliveri, di Galati Sant'Anna, nel Messinese, e' morto nel vicino comune di Fiumedinisi, precipitando da un'impalcatura a dieci metri d'altezza. L'uomo lavorava in un cantiere pubblico per la realizzazione di una scuola dei mestieri antichi. Per Oliveri, che lascia moglie e due figli, non c'e' stato nulla da fare. Il cantiere e' stato sequestrato.

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20/11/2008 08:58

Incidenti sul lavoro, 5 vittime
Da: RaiNews24.it

Roma | 19 novembre 2008
Incidenti sul lavoro, 5 vittime
Giornata nera
Giornata nera

Anche oggi una drammatica sequenza di incidenti sul lavoro in tutto il Paese.

Città di Castello, travolto da una ruspa
Un pensionato di 77 anni è morto a Città di Castello, nella frazione Maccarello di Lerchi, mentre stava lavorando con una piccola ruspa in un terreno di sua proprietà. Si tratta di Isacco Mancini, ex titolare di una impresa per lavori stradali. Con la piccola ruspa stava sistemando una strada sterrata all'interno della sua proprietà. Per motivi ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri avrebbe perso il controllo del veicolo e si sarebbe lanciato a terra. La ruspa si è ribaltata e lo ha travolto uccidendolo.

Imprenditore schiacciato nell'astigiano
A Cisterna d'Asti: Mario Lano, 72 anni, titolare di una impresa edile di San Damiano, è rimasto schiacciato dalla sua ruspa. L'imprenditore, alla guida del mezzo, stava livellando un terreno in forte pendenza per l'apertura di un cantiere. Ad un certo momento l'uomo è sceso dal grosso automezzo, con motore avviato, senza attivare il freno a mano. Mentre si avviava a parlare con due operai la ruspa si è mossa in retromarcia schiacciando l'imprenditore a terra.

A Matera si ribalta trattore,vittima un agricoltore
Un agricoltore di 72 anni, Vito Vincenzo Milano, di Irsina (Matera) è morto in serata, in contrada Notargiacomo, dopo che il suo trattore si è ribaltato, mentre conduceva all'ovile il proprio gregge di pecore.

Operaio morto vicino a Bolzano
Un operaio di 32 anni è morto all'ospedale dopo essersi ferito al capo cadendo mentre era impegnato in lavori di consolidamento di una roccia a Barbiano, un paesino poco distante da Bozlano. L'uomo, Christoph Haas, dipendente di un azienda specializzata in lavori di consolidamento di pareti rocciose, era intento alla posa di un cavo d'acciaio quando ha perso l'equilibrio, cadendo e rimanendo ferito alla testa. Con un elicottero, è stato trasportato dall'ospedale di Bolzano, dove però è morto poco dopo il ricovero.

Morto l'uomo rimasto ferito a Brindisi il 4 novembre
E' morto all'Ospedale 'Perrino' di Brindisi, dove si trovava ricoverato in coma dal 4 novembre scorso, Vincenzo Manderino, 54 anni, dipendente della ditta Nuovo Leucci srl, che si era sentito male ed era caduto mentre si trovava su un cestello e stava effettuando lavori di manutenzione straordinaria del gruppo due della Centrale Enel. Le sue condizioni erano rimaste invariate, cioè molto gravi, da quel giorno. Dopo il malore era caduto urtando la testa. Enel aveva avviato un'indagine interna per chiarire la dinamica dell'accaduto. L'uomo lascia la moglie e 9 figli.

Cade da impalcatura, grave operaio nel salento
Un operaio di Seclì, Fernando Gatto, di 56 anni, è ricoverato in gravissime condizioni nel reparto Rianimazione dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce, dopo essere caduto da un'altezza di nove metri dall'impalcatura sulla quale stava lavorando. E' accaduto a Lequile. L'uomo, operaio per conto di una locale ditta di costruzioni, era impegnato nei lavori di realizzazione della nuova chiesa del comune salentino, in via Carducci. I lavori di intonacatura erano terminati da poco e l'uomo, insieme ad un collega, si stava accingendo a smontare il ponteggio, quando per cause ancora da accertare ha perso l'equilibro precipitando dal piano di servizio dell'impalcatura interna. Nella caduta l'operaio ha avuto traumi in diverse parti del corpo e ora è in coma farmacologico.

Esplode ordigno, ferito artigiano 21enne
Stava facendo controlli sul tetto di un fienile quando improvvisamente è esploso un ordigno (probabilmente una bomba a mano della seconda guerra mondiale) ferendolo gravemente ad una mano. E' successo questo pomeriggio in località Forcole di Crevalcore, provincia di Bologna, ad un ventunenne italiano. Il giovane artigiano era intento a spostare alcune tegole del tetto della cascina, per la quale avrebbe dovuto avviare dei lavori di ristrutturazione dopo aver presentato al proprietario un preventivo. L'esplosione di un ordigno gli ha amputato metà mano. I sanitari del 118 hanno quindi deciso di trasportarlo urgentemente con l'elisoccorso all'ospedale Maggiore di Bologna, dove è tuttora ricoverato.

Cade da traliccio a Salandra, ferito operaio
Caduto da un traliccio alto cinque metri, a Salandra (Matera), un operaio dell'Enel - di 49 anni, di Bernalda (Matera) - è stato trasportato con un'eliambulanza del 118 all'ospedale di Potenza, dove è ricoverato nel reparto di neurochirurgia con una prognosi di 30 giorni per fratture vertebrali multiple. Secondo quanto si è appreso da fonti dell'Enel, l'operaio stava provvedendo al ripristino di una linea interrotta domenica scorsa a causa del maltempo.

Torino, schiacciato da carrello: 21enne in coma
Schiacciato da un carico di 180 chili di surgelati: è in coma un operaio di 21 anni. L'incidente è accaduto la notte appena trascorsa intorno alle 4.30 alla Eutourist Serv-System, un'azienda di Orbassano, in provincia di Torino, specializzata nella confezione e distribuzione di cibi per scuole, alberghi, ristoranti, centri industriali. Vittima dell'incidente un operaio di 21 anni. Secondo le prime ricostruzioni - spiegano i carabinieri di Torino - il giovane, era in un montacarichi, accanto a lui un carrello, un roll box, su cui erano sistemati 180 chili di salumi surgelati, quando all'improvviso il carico si è rovesciato e gli è caduto addosso. Soccorso da un collega, che ha subito chiamato il 118, il ragazzo è stato portato all'ospedale le Molinette di Torino. Il giovane - spiegano dall'ospedale  - ha un trauma cranico e toracico, ed è in coma nel reparto di rianimazione, in prognosi riservata.

Operaio ferito in cantiere a Trento
Un operaio è rimasto ferito nel cantiere sul viadotto che dalla rotatoria del Tridente porta in via Maccani, a Trento nord. L'uomo è rimasto schiacciato da un furgone che stava spostando del materiale. Soccorso dal '118', il ferito è stato trasportato all'ospedale S.Chiara. Dalle prime notizie ha riportato traumi alle gambe.

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20/11/2008 09:00

Bimbo muore cadendo da un muretto nel salernitano
Da: Rainews24.it

Salerno | 19 novembre 2008
Bimbo muore cadendo da un muretto nel salernitano
Indagano i Carabinieri
Indagano i Carabinieri

Un bimbo di 10 anni e' deceduto a Montesano sulla Marcellana in provincia di Salerno. Da quanto si e' appreso il bambino e' caduto da un muretto finendo sul carrello di un trattore.

La morte e' stata istantanea. L'episodio su cui indagano i carabinieri della compagnia di Sala Consilina si e' verificato in prossimita' di una masseria di localita' Narva del comune salernitano.

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20/11/2008 14:13

Ogni giorno in Italia muoiono 14 persone per incidente stradale. Roma la citta' piu' pericolosa
Da: RaiNews24.it

Roma | 20 novembre 2008
Ogni giorno in Italia muoiono 14 persone per incidente stradale. Roma la citta' piu' pericolosa
 In Italia ogni giorno avvengono in media 633 incidenti stradali
In Italia ogni giorno avvengono in media 633 incidenti stradali

Italiani distratti al volante, non rispettano la segnaletica stradale e preferiscono sfidare la velocita'  guidando ubriachi. Queste tre cause, da sole, costituiscono quasi la meta' (il 45%) dei
casi di incidente stradale.

Ogni giorno muoiono 14 persone e 893 restano ferite
Ogni giorno in Italia si verificano in media 633 incidenti stradali, che provocano la morte di 14 persone e il ferimento di altre 893. Nel complesso, nell'anno 2007 sono stati rilevati 230.871 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 5.131 persone, mentre altre 325.850 hanno subito lesioni di diversa gravita' . Rispetto al 2006, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-3,0%) e dei feriti (-2,1%) e un calo piu' consistente del numero dei morti (-9,5%). 

 E' quanto segnala il rapporto Aci-Istat, secondo cui la prima causa di incidente sulle strade urbane e' il mancato rispetto delle regole di precedenza o i semafori "bruciati", con il 20,6% dei casi, mentre sulle strade extraurbane la principale causa si conferma la velocita' elevata (19,3%). Contrariamente a quanto si pensa, lo stato psico-fisico alterato del conducente influisce solo nel 3,1% dei casi. In particolare, sono letali l'ebbrezza da alcol (6.124 incidenti), un malore, l'ingestione di sistanze stupefacenti. In 2.612 casi si registra un colpo di sonno del conducente. Complessivamente, ben il 93,5% degli incidenti e' dovuto al comportamento
scorretto del conducente.

Colpa dell'uomo, insomma, non della macchina: appena 1.108 incidenti, un misero 0,4% del totale, sono dovuti a difetti o avarie del veicolo. A pagare il prezzo piu' alto sono i conducenti stessi con il 71% dei morti e il 69,8% dei feriti, seguiti dai passeggeri trasportati  per il 16,7% dei morti e 23,9% dei feriti e dai pedoni, che si confermano i piu' esposti  con il 6,3% dei feriti ma ben il 12,2% dei morti. 

Guidano la classifica delle vittime i giovani tra i 25 ei 29 anni , mentre a partire dai 35 anni inizia a calare il numero di conducenti che riportano conseguenze. Tra i pedoni, invece, i piu' colpiti sono gli anziani: 93 morti nel 2007 tra gli 80-84 enni, e 1.573 feriti tra i 75-79enni. Mentre
i bambini sotto i dieci anni, morti e feriti in un incidente stradale, sono stati 6.480 nel 2007, cioe' 18 al giorno. Il tutto, sottolinea l'Istat, ha enormi costi sociali: nel 2007 il "costo" degli incidenti viene valutato pari a 30.386 milioni di euro, cioe' circa il 2 per cento del Prodotto interno lordo. Valutando i costi sanitari, la mancata produzione e il risarcimento del danno morale, ogni vittima di incidenti ha un costo sociale medio di un milione 372.000 euro, mentre ogni ferito "costa" alla
societa' 26.316 euro.  

 A Roma piu' vittime, 344  nel 2007
La Capitale i conferma la citta' con il piu' alto numero di vittime per incidenti stradali, 344 nel 2007, seguita a distanza da Milano con 244 morti.  A Roma e provincia, ci sono piu' vittime,  malgrado il numero complessivo di incidenti sia minore rispetto a  Milano: 24.654 contro 25.662. Molte meno vittime a Napoli, 110, con 6.002 incidenti: meno di Torino (151 vittime), e  Brescia(131) e di Treviso (113).

In Sardegna la Provincia piu' "sicura" e' quella di Medio Campidano. Appena 69 incidenti nel 2007, con due morti. 

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20/11/2008 14:25

Haiti: tir fa tremare scuola, 1 morto
» 2008-11-20 10:47
Haiti: tir fa tremare scuola, 1 morto
Ragazzini pensano a un nuovo crollo e scoppia il panico
 (ANSA) - PORT-AU-PRINCE, 20 NOV - Uno studente e' morto nella calca provocata dal panico per il passaggio di un tir accanto ad una scuola di Port-au-Prince. Il semirimorchio ha fatto tremare l'edifico facendo pensare ad un nuovo crollo. Altri 26 bambini sono rimasti feriti. Lo riferisce la Protezione civile haitiana. Il 7 novembre scorso 91 studenti sono morti ed altri 162 sono rimasti feriti nel crollo di una scuola sempre a Port-au-Prince; pochi giorni dopo un'altro istituto e' crollato causando sette feriti.
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21/11/2008 15:59

Incidenti lavoro: esplosione in fabbrica
» 2008-11-21 11:28
Incidenti lavoro: esplosione in fabbrica, grave operaio
In un'azienda di stufe a Spello, in provincia di Perugia
(ANSA) - SPELLO (PERUGIA), 21 NOV - Un operaio di 51 anni, Piero Donati, di Foligno, e' rimasto gravemente ustionato per l'esplosione in un'azienda di stufe. E' accaduto stamani a Spello. Lo scoppio si e' verificato in una 'camera stagna' utilizzata nelle fasi della lavorazione, che si trova ad una certa distanza dallo stabilimento. Da una prima ricostruzione, l'operaio e' stato investito dalla esplosione quando ha aperto la porta della camera stagna. Sulle cause indagano i carabinieri.
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24/11/2008 11:32

Pisa, esplode villetta. Morto il padre, salvi la madre e i figlioletti, ferito un anziano
Da: RaiNews24.it


Pisa | 23 novembre 2008
Pisa, esplode villetta. Morto il padre, salvi la madre e i figlioletti, ferito un anziano
Vigili del fuoco al lavoro per scavare tra le macerie della palazzina
Vigili del fuoco al lavoro per scavare tra le macerie della palazzina

Una villetta a un piano abitata da una famiglia di origine romena e' crollata in provincia di Pisa, lungo la statale detta dell'Arnaccio, in localita' Biscottino, probabilmente per una fuga di gas.

I vigili del fuoco hanno tratto in salvo dalle macerie la mamma e due bambini, una femminuccia di 6 anni e il fratello di 12, mentre non ce l'ha fatta il padre, 39 anni, trovato morto dai soccorritori. La donna e i due figli hanno ferite superficiali.

La villetta, completamente rasa al suolo, si trova vicino a Stagno, ultimo baluardo a nord della provincia di Livorno, e solo per una manciata di metri e' in territorio pisano.

Un anziano ferito
C'e' anche un quarto ferito nel crollo della palazzina. Si tratta di un uomo di 64 anni, che, spiegano i vigili del fuoco, abitava al secondo e ultimo piano dello stabile. E' invece riuscita a mettersi in salvo da sola, come spiegato dai pompieri, una coppia di anziani che vive al pianterreno della palazzina.

La famiglia romena abitava in un appartamento al primo piano dell'immobile. Secondo quanto emerso al momento, la fuga di gas si sarebbe verificata nell'appartamento del sessantaquattrenne, che e' stato il primo ad essere soccorso. L'uomo e' ora in ospedale a Livorno dove sono stati portati anche la donna romena, 32 anni e la figlia di sei anni. L'altro figlio, 12 anni, e' stato invece portato all'ospedale di Pisa. Sempre secondo quanto emerso nessuno dei quattro ricoverati sarebbe grave.

Il capofamiglia morto
Aveva 39 anni l'uomo, di origine romena, rimasto ucciso nel crollo della palazzina dove viveva con la famiglia. Si chiamava Stelica Tindeche e lavorava come camionista. Nello stabile venuto giu' per una fuga di gas, questa l'ipotesi dei vigili del fuoco, viveva da cinque anni con la moglie, Maria Magdalen Cecihe, 32 anni, e i due figli Gina di 6 anni e Florentin di 12 anni estratti vivi dalle macerie come la madre.

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24/11/2008 11:35

Morto per un albero
Roma | 23 novembre 2008
Incidenti lavoro: due operai morti nel pavese e nel casertano
incidente sul lavoro (archivio)
incidente sul lavoro (archivio)

Nel Pavese
Un giostraio di 65 anni, Araldo Busnelli, e' morto dopo essere caduto da un'altezza di tre metri mentre stava pulendo la sua giostra a Breme in provincia di Pavia. L'incidente e' avvenuto ieri sera: l'uomo si trovava sopra un rimorchio per pulire la giostra quando e' scivolato, precipitando nel vuoto. Trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale civile di Vigevano, il giostraio e' morto dopo alcune ore per le lesioni riportate al cranio.

Nel casertano
Un operaio di 33 anni, Massimo Di Resta, di Sessa Aurunca, sposato e padre di un figlio, dipendente di un'azienda agricola di Rocca d'Evandro, comune al confine tra le province di Caserta e Frosinone, e' morto schiacciato da un grosso ramo staccatosi da una pianta che, secondo i primi accertamenti stava tagliando. Sull'incidente, accaduto all'interno dell'azienda stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca e funzionari del dipartimento di prevenzione e infortuni sul lavoro dell'Asl Ce 1. Il pesante ramo ha colpito in pieno l'operaio che e' morto sul colpo per lo schiacciamento del torace.

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24/11/2008 17:12

CROLLA INFISSO di una finestra LICEO ROMA.
ANSA» 2008-11-24 16:16
CROLLA INFISSO LICEO ROMA. GELMINI: NIENTE TAGLI A SICUREZZA
 ROMA - Momenti di paura in uno liceo classico della Capitale, il Vivona, all'Eur. Stamani verso le 10:30, durante l'orario di lezione, l'infisso di una finestra nell'aula della III C si e' staccato improvvisamente ed e' crollato finendo in parte anche sui banchi. Molto spavento tra gli studenti ma nessuno e' rimasto ferito. Gli studenti hanno subito avvertito i loro genitori i quali, preoccupati, hanno avvisato i vigili del fuoco, chiamati anche dalla scuola, che sono intervenuti immediatamente.

''Questo crollo - ha spiegato il vicepreside Paolo Lauciani - ci ha colti di sorpresa perche' quegli infissi erano stati messi da poco. In ogni caso e' stata una fortuna che nessun ragazzo sia rimasto ferito''. Lauciani ha sottolineato che ''la scuola, che risale agli anni '60, ha numerosi problemi, tutti segnalati alla Provincia: sia in palestra che all'ultimo piano piove. Abbiamo una bacinella che raccoglie l'acqua ma vorremmo che fossero eseguiti al piu' presto i lavori sulle tegole dei tetti''



Crolla il tetta di una scuola in provincia di Torino
Da: RaiNews24.it

Torino | 22 novembre 2008
Crollo in una scuola nel torinese, muore uno studente
Studenti del liceo Darwin
Studenti del liceo Darwin


Un studente di 17 anni, Vito Scafidi, è morto e altri 17 sono rimasti feriti - 4 sono gravi,  uno rischia di rimanere paralizzato - per il crollo di una controsoffittatura in una classe dello scientifico Charles Darwin di Rivoli.

L'incidente questa mattina verso le 11, mentre i ragazzi rientravano in aula dopo l'intervallo. In base a una prima ipotesi, potrebbe essere stato il cedimento di un pesante tubo di ghisa, collocato tra soffitto e la controsoffitto, a causare la tragedia. La Procura di Torino ha aperto un'inchiesta e il pm Raffaele Guariniello si e' recato sul posto per un sopralluogo.

 La scuola è un edificio dei primi anni del '900 situato sulla collina di Rivoli.

Nato come seminario, ha subito l'ultima ristrutturazione negli anni '70 quando è stata realizzata una nuova ala. L'incidente nella parte vecchia dell'istituto. A Rivoli sono arrivati, oltre ai presidenti di Regione e Provincia, Mercedes Bresso e Antonio Saitta, anche il ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini che ha anche visitato i ragazzi feriti e incontrato i genitori della vittima.

Intervento del ferito grave è riuscito
L'intervento chirurgico è tecnicamente riuscito ma serviranno alcuni giorni, forse settimane, per sapere se Andrea Macrì, il ragazzo rimasto gravemente ferito nel crollo dell'istituto Darwin di Rivoli (Torino) tornerà a camminare, e i medici non escludono una nuova operazione. L'operazione è durata sei ore: l'equipe dei medici del Cto, guidata dai chirurghi Stefano Aleotti e Antonio Bruno, ha operato per stabilizzare la colonna vertebrale, ridurre la frattura-lussazione della terza vertebra che si è creata in seguito all'urto e decomprimere il midollo osseo, rimasto schiacciato nella frattura. Il giovane è attualmente in coma farmacologico.

Le altre due ragazze che avevano riportato le lesioni più gravi, Federica Ariotti e Cinzia Palumbo, sono ricoverate al Cto nei reparti di Chirurgia Vertebrale e Ortopedia, con una prognosi fra 60 e 90 giorni.

Il sindaco di Rivoli, una morte bianca
"La tragedia di oggi e' una morte bianca": e' il primo commento a caldo del sindaco di Rivoli, Guido Tallone, sull'incidente avvenuto questa mattina all'interno del liceo scientifico statale Darwin. "Non si risparmia sulla sicurezza nelle scuole - aggiunge - bisogna mettere da parte le tante inutili parole che sono state fatte ultimamente sulla scuola". Sul posto, oltre al sindaco di Rivoli, e' presente il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, e l'assessore provinciale all'Istruzione, Umberto D'Ottavio.

La visita del ministro Gelmini
Sul posto dell'incidente è arrivata intorno alle 15 Il ministro Maria Stella Gelmini. Ad attenderla c'era la presidente della Regione Mercedes Bresso, il presidente della Provincia Antonio Saitta e il prefetto Paolo Padoin. "Una tragedia veramente incomprensibile, non e' possibile che un ragazzo perda la vita a scuola". Lo ha detto il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, al termine di un incontro con le istituzioni locali e le forze dell'ordine svoltosi a Rivoli. "Sono qui per esprimere la mia vicinanza personale e del Governo - ha aggiunto - a tutte le persone che sono state coinvolte in questa tragedia. Ai ragazzi e alle loro famiglie e, in modo particolare, alla famiglia del ragazzo che qui ha perso la vita".

Napolitano, inquietanti interrogativi su sicurezza scuole
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, profondamente addolorato per la sciagura di questa mattina nel Liceo Darwin di Rivoli, solleva inquietanti interrogativi sulle garanzie a presidio della sicurezza negli istituti scolastici, ed ha incaricato il Prefetto di Torino Paolo Padoin di rappresentare alla famiglia della vittima le espressioni del suo cordoglio ed esprimere agli studenti feriti il fervido augurio di pronta guarigione. Lo rende noto un comunicato dell'ufficio stampa del Quirinale.

La Procura ipotizza omicidio e disastro colposo
Omicidio colposo e disastro colposo. Sono i reati contro ignoti ipotizzati nel fascicolo aperto dalla Procura di Torino sul crollo della controsoffittatura di un'aula avvenuta questa mattina al liceo scientifico Darwin di Rivoli, nel torinese, che ha travolto e ucciso un ragazzo di 17 anni e ferito altri 20 studenti. La procura ha sentito per tutta la giornata vari testimoni e acquisito documenti presso la scuola della tragedia e la Provincia di Torino, l'ente che ha la responsabilita' delle scuole superiori del torinese.



Torino | 23 novembre 2008
A Torino presidio di genitori e studenti dopo il crollo di Rivoli
La disperazione di alcuni parenti davanti al liceo
La disperazione di alcuni parenti davanti al liceo

Un presidio di studenti e genitori si terra' oggi a Torino dopo il crollo di un soffitto al liceo 'Charles Darwin' di Rivoli, in cui ha perso la vita un ragazzo di diciassettenne anni. Nella tragedia altri 17 ragazzi sono rimasti feriti, quattro in modo grave: uno di loro rischia la paralisi.
Sull'episodio e' stata aperta un'inchiesta per omicidio e disastro colposo.

Quello che e' successo solleva "inquietanti interrogativi sulla sicurezza negli istituti
scolastici", ha commentato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Una tragedia incomprensibile", ha aggiunto il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che ha chiesto subito una convocazione degli Enti locali. Domani previste le verifiche tecniche della Provincia di Torino.

Grave un altro ragazzo di 17 anni
E' durato circa tre ore e mezza l'intervento chirurgico di stabilizzazione della colonna vertebrale e decompressione eseguito su Andrea M., il piu' grave dei feriti del crollo nel liceo scentifico Darwin di Rivoli (Torino).

L'operazione e' tecnicamente riuscita e il ragazzo, che e' ricoverato all'ospedale Cto, e' al momento sedato e tuttora in prognosi riservata. I medici valuteranno in seguito se sottoporre il
diciassettenne a un nuovo intervento nei prossimi giorni.

[Modificato da zsbc08 25/11/2008 16:17]
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RUSSIA: SAN PIETROBURGO, BOMBA IN AUTO
ANSA: » 2008-11-25 08:35
RUSSIA: SAN PIETROBURGO, BOMBA IN AUTO UCCIDE TRE PERSONE
 MOSCA  - Un'automobile 'Lada' è esplosa a San Pietroburgo provocando la morte di tre persone, fra cui un bambino di tre anni, e il ferimento di un'altra. Lo comunicano le agenzie russe citando la polizia.

La macchina era intestata a un tassista privato. che aveva offerto un passaggio a due persone. Si pensa che l'esplosione sia dovuta a una bomba a mano posseduta da uno dei passeggeri.




Da: RaiNews24.it

San Pietroburgo | 25 novembre 2008
Esplosione a San Pietroburgo: muoiono padre madre e figlio di 3 anni
Attentato a San Pietroburgo
Attentato a San Pietroburgo

Tre persone, padre madre e un bimbo di tre anni, soo morte questa mattina nell'esplosione di una granata a San Pietroburgo nei pressi della stazione della metroplitana. I tre erano saliti a bordo di un taxi quando, secondo una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti, si è verificato uno scoppio. Probabilmente di una bomba a mano che il padre teneva in una borsa. Il tassista privato che ha dato il passaggio alla famiglia è rimasto gravemente ferito.

Non è chiaro se si sia trattato di un fatto accidentale o meno. L'uomo e il bambino sono morti sul colpo, la donna mentre veniva portata in ospedale. La polizia ha aperto una inchiesta criminale sotto la rubrica 'omicidio', il che sembra escludere ipotesi di terrorismo.

[Modificato da zsbc08 25/11/2008 10:32]
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Incidenti lavoro: si ribalta trattore
» 2008-11-24 12:42
Incidenti lavoro: si ribalta trattore, muore imprenditore
A Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa
(ANSA) - RAGUSA, 24 NOV - Giovanni Agnello, imprenditore agricolo di 67 anni di Santa Croce Camerina (Rg), e' stato trovato morto sotto un trattore. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, l'uomo sarebbe rimasto vittima di un infortunio sul lavoro mentre era alla guida del mezzo che si sarebbe ribaltato. L'imprenditore si era recato nel terreno di sua proprieta', nella periferia di Santa Croce Camerina a Punta Secca, per eseguire dei lavori.
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25/11/2008 16:08

Cade dal 3° piano della scuola elementare, grave un bambino cinese a Milano
Da: RaiNews24.it

Milano | 25 novembre 2008
Cade dal 3° piano della scuola elementare, grave un bambino cinese a Milano
Ancora da chiarire l'accaduto
Ancora da chiarire l'accaduto

Un bambino cinese di sei anni di una scuola elementare di via De Rossi a Milano è caduto dal terzo piano dell'edificio. Il piccolo è ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Niguarda.  L'incidente è avvenuto intorno alle 9,50.  

Sulla base di una prima ricostruzione dell'insegnante, ora sotto choc, la scolaresca si stava spostando da un'aula dopo l'ora di laboratorio di inglese, quando la maestra non ha visto più il bimbo ed è andata a cercarlo. Nel corridoio, l'insegnante ha visto una sedia accanto ad una finestra  si è affacciata e ha scoperto il bimbo in terra, in una pozza di sangue, nel cortile.

La Procura della Repubblica di Milano aprirà un'inchiesta per omessa vigilanza a carico della maestra di inglese. Il Pm Luigi Luzi ha spiegato che saranno comunque valutate eventuali altre responsabilità da parte di altre persone. Il bambino, poi caduto, era rimasto da solo nella stanza dove si era svolta la lezione di inglese. Sarebbe caduto giù o perché preso dall'angoscia o semplicemente perché si sarebbe sporto troppo, dal momento che una sedia è stata trovata sotto la finestra.
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25/11/2008 19:25

Francia: calo vendite immobili 44%
» 2008-11-25 15:50
Francia: calo vendite immobili 44%
Scende anche il numero dei nuovi cantieri
 (ANSA) - PARIGI, 25 NOV - Le vendite di nuovi alloggi sono crollate in Francia nel terzo trimestre del 44% rispetto al 2007, afferma il ministero dell'ambiente. Tra agosto e ottobre il numero dei nuovi cantieri edilizi ha accusato un calo del 20,6%. Negli ultimi dodici mesi il numero di nuovi cantieri e' sceso del 14,3% con il numero dei permessi edilizi che ha registrato una flessione del 24,4%.
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26/11/2008 16:06

Un giovane imprenditore edile muore in cantiere
Da RaiNews24.it

Teramo | 26 novembre 2008
Muore in cantiere a Teramo
Incidente sul lavoro (archivio)
Incidente sul lavoro (archivio)

Un giovane imprenditore edile è morto stamani nel teramano, a Roseto degli Abruzzi, dopo essere stato travolto da un macchinario mentre era al lavoro in un cantiere, in zona Fornace Catarra. La vittima è Diego Malvone, di 34 anni.
  
Ricoverato in gravi condizioni nell'ospedale di Giulianova (Teramo) è morto poco dopo, per un trauma toracico da schiacciamento.

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27/11/2008 11:16

Il Miotauro e la croce
Da: RaiNews24.it

Roma | 27 novembre 2008
Statue incappucciate in molte città italiane per protesta contro le morti bianche
Una delle statue incappucciate a Roma
Una delle statue incappucciate a Roma

In molte città italiane: Bologna, Roma, Genova, Novara, Palermo le statue sono state incappucciate con i sacchetti della spazzatura  "per evitare ai loro occhi la vista di un dramma che ha responsabilita' chiare, precise, evidenti", le morti bianche sul lavoro.  L'iniziativa appartiene all'organizzazione di estrema destra Casapound.

"Questo e' il nostro modo - afferma Alessandro Vigliani, responsabile cittadino, che ha diffuso anche le foto di alcuni monumenti incappucciati - di ricordare e denunciare la morte di due operai alla Marconigomme", di Sasso Marconi, dove il 17 novembre l'esplosione di un'impastatrice ha ucciso un dirigente e un dipendente. "Piu' di 2500 incidenti al giorno, tre morti quotidiane, 27 invalidi permanenti, per un bilancio complessivo che nel 2007 ha raggiunto le 1.200 vittime. Ogni maledetto giorno - scrive Gianluca Iannone di Casapound Italia -  in Italia si muore sul lavoro, con cifre e proporzioni indegne di un Paese civile".

Sacchi della spazzatura e un volantino contro le morti bianche, firmato Forza nuova e Casa Pound, sono stati usati per coprire le teste di statue e parti di fontane in diverse zone del centro di Roma, da via Quattro Novembre, a corso Vittorio, a Villa Borghese fino al quartiere Coppede'.
  
Croci con la scritta "Lavoratore", attorniate da macchie di finto sangue, e la scritta "Ogni maledetto giorno si continua a morire sul lavoro, con le promesse dei Governi, il pianto dei capi di Stato, la disperazione dei sindacati, la commozione dei conduttori televisivi. Ci viene da vomitare". E' quanto si legge sui volantini attaccati ai sacchi azzurri o neri della spazzatura. Sulla vicenda indagano i carabinieri mentre i vigili del fuoco da stamani stanno rimuovendo i sacchetti della denuncia sui morti sul lavoro che vengono loro segnalati



Nel romanzo "La Camera del Silenzio (The Final Question)", Bastogi, Foggia dicembre 2007, c'è scritto:

(Il Minotauro. La croce)

<<Se volete essere sempre ricchi di cose utili e poveri di cose terrene e rumorose, cercate il silenzio. Se ascolterete e troverete il silenzio, sarete pieni di luce>>.

Ed era il silenzio che io cercavo, nei miei viaggi ... durante i miei viaggi ... al ritorno dai miei viaggi ...

Ma allora ... prima dei fatti di Carontìa Marina ... non lo sapevo ancora ... non avevo ancora coscienza e piena consapevolezza di ciò ...

Lo seppi ... poco tempo dopo ... dopo ... dopo che cominciai a scrivere – le scritte!, le scritte!– della scritta all'abbeveratoio ... tra Cacchiamo e Calascibetta ... nella provincia di Enna ... in Sicilia ... e del mistero della maledizione di Carontìa Marina

La motivazione del mio viaggio a Carontìa Marina era le mie antiche radici e la voglia che mi sentivo dentro di svelare il mistero della maledizione del Diavolo e dell'Etna.

E all'origine di questa motivazione c'era la mia ricerca del silenzio.

Io andavo a Carontìa Marina per riscoprire le mie antiche radici e per fare il silenzio in me stesso, e viaggiavo nella dimora del Diavolo e delle viscere dell'Etna per andare in alto, verso la luce.

Ma, nella dimora del Diavolo, nell'isola di fuoco, mi ero imbattuto in un grosso incendio. La maledizione era cioè nel luogo nel quale io stavo ritornando per cercare un punto di partenza per la mia ricerca. 

Erano le miei radici che mi facevano viaggiare.

Ed era per andare alla ricerca delle mie radici che viaggiavo.

Ed erano anche loro che viaggiavano verso di me, e che mi venivano incontro, e che mi cercavano.

Ma io per ritrovarle, per vederle nella luce, avrei dovuto prima svelare il mistero della maledizione del Diavolo e dell'Etna. Sì, proprio così!

Se per dannazione non avessi svelato quel mistero, non avrei mai più ritrovato e rivisto le mie radici, ne ero certo.

E questo sarebbe stato un male non soltanto per me, ma anche per la povera gente di Carontìa Marina, perché loro dalla luce fatta con le mie radici, dalla risoluzione del mistero della maledizione del Diavolo e dell'Etna, avrebbero certamente tratto benefici per loro stessi, e per le loro case, e per gli impianti elettrici delle loro case.

... E fu così che le stesse radici del seme, che prima erano nel labirinto della terra ... dopo ... verdi ... uscirono, fuori dalla terra, all'aria, alla luce ed all'acqua della pioggia, dei laghi e dei fiumi, delle sorgenti, come una giovane piantina di grano, sotto il sole ... E fu così  che quello che prima era al buio, venne alla luce ... E fu così che la coscienza illuminò ciò che prima viveva nel buio ... E fu così che ebbi piena coscienza e piena consapevolezza del seme e delle radici che già erano in me ... Nel labirinto ...

... Ed il toro? ...

... Buio ... Bue ...

Io ricercavo il silenzio per la riscoperta delle mie antiche radici che affondavano nel terreno sacro delle grandi civiltà del passato, perché le mie erano radici iniziatiche. Questa era l'origine della mia motivazione: ero stato chiamato dalle mie profonde radici per essere iniziato alle radici dell'avvenire.

Caro lettore, adesso che scrivo e che ti racconto la storia di Carontìa Marina, mentre scrivo, è del toro, è del bue, è del vitello ...  che mi domanda la mia radice greca!

Caro lettore, è la Grecia antica che mi viene ... adesso ... in mente ... E' la Grecia antica che viaggia, adesso, dentro i miei ricordi ...

All'ingresso di Carontìa Marina, prima delle prime case del paese, sul mare, c'era il Minotauro, un'enorme scultura di bronzo, che aveva la testa di toro ed il corpo d'uomo. La parte  umana, quella che conteneva  il cuore, e le mani per lavorare, ed i piedi per camminare e per correre, era bella, luminosa, angelica e sottile. La parte bestiale, quella del toro, invece, era ancora brutta, bruta, sporca, animalesca, demoniaca, oscura e piena di peli. 

Quella era la terra della Magna Grecia, una terra antica, ricca di misteri, di miti, di cultura e di Antiche Tradizioni Iniziatiche, una terra che aveva radici profonde ...  molto profonde ... radici che, nella lava che bolliva dentro l'Etna, arrivavano fino al centro della terra. Quelle dell'Etna erano le radici fondenti, le radici di fuoco ... quelli erano i fili di lava, lunghi e forti.

Il Minotauro, che era all'inizio di Carontìa Marina, all'ingresso delle prime case, sembrava che volesse dire ai viaggiatori che passavano di lì che l'uomo per raggiungere la più elevata condizione spirituale, per essere pienamente luce, doveva prima cominciare ad accordare e ad armonizzare i suoi piedi, le sue gambe, il suo basso ventre, il suo ventre, il suo cuore, i suoi polmoni, le sue braccia, le sue mani, e soltanto dopo, dopo, i suoi occhi avrebbero cominciato a vedere la luce, ed i suoi orecchi ad ascoltarla, ed il suo naso a respirare veramente la vita, e la sua bocca a digerire l'eternità di ogni cosa, e la sua mente ad avere coscienza.

A Carontìa Marina, c'era anche un anfiteatro greco, e lì spesso si recitava con le maschere. Si rappresentavano gli antichi misteri, i rapporti sessuali, i falli enormi, le prostitute, le orge, le danze, il vino, la carne, i canti, la musica, la natura ... e c'erano anche i mimi.

Anche quelle che si rappresentavano nell'anfiteatro greco, a Carontìa Marina, erano radici molto forti.

Forti come il fuoco degli incendi.

Forti com'è forte tutta l'acqua del mare.

Forti come sono forti le forze della natura.

Caro lettore, mentre viaggio insieme a te, ecco, invece ... adesso che io scrivo e che racconto ... cosa  mi dice, viaggiando nel mio orecchio, davanti al mio orecchio, come un obelisco enorme, come un fallo molto più grande del buco del mio orecchio, la mia radice egizia: <<Contemplare la campagna, le città, i terreni, arare, mietere, vedere ogni giorno la luce divina [Ra], il Risorto [Osiride], la conoscenza [Thot], avere il dominio dell'aria e dell'acqua, fare tutto ciò che piace come chi si trova nell'isola di fuoco [... sì, proprio l'isola di fuoco!... l'Etna ... Gli Egizi conoscevano la Sicilia?... conoscevano le felici condizioni climatiche della Sicilia? ...], mentre la vita palpita nelle sue narici senza che la morte sia possibile, rimanere nella campagna della pienezza in cui si trovano i campi ed il nutrimento, per sempre ed in eterno>>[1]: caro lettore, questo dev'essere il nostro lavoro, ogni giorno, ogni mese, ogni anno, se vogliamo che ogni uomo non distrugga se stesso perché ha già distrutto la Madre Terra dalla quale è nato.

Ma, se c'era il Diavolo in Sicilia, a Carontìa Marina, se lì c'era la sua dimora, e se era per questo che l'isola era di fuoco, com'è che la mia radice egizia mi diceva che chi si trovava nell'isola di fuoco poteva fare tutto ciò che era piacevole, mentre la vita palpitava nelle sue narici senza che la morte era possibile, e così rimanere nella campagna della pienezza in cui si trovavano i campi ed il nutrimento, per sempre ed in eterno?

Perché?

Forse perché le radici della lava dell'Etna erano i visceri dell'uomo che, nell'isola di fuoco, potevano uscire fuori alla luce, in direzione del sole e dei suoi raggi?

Erano quelle le mie radici?

Era la voragine delle passioni sfrenate, le mie radici?

Caro lettore, il dio Mithra sacrificò il toro primordiale in una grotta per far germogliare le piante e per rendere fertili gli animali.

La condizione della stessa vita, il germoglio, la fertilità, dipendevano, quindi, dal sacrificio del toro primordiale.

Una volta nato, una volta generato, l'uomo per avere la vita che palpitava nelle sue narici senza che la morte era possibile, per estrarre utilità dal nutrimento che si trovava nel campo della pienezza, per fare tutto ciò che gli piaceva come chi si trovava nell'isola di fuoco, per raggiungere la più elevata condizione spirituale, come il Minotauro in trasfigurazione, doveva prima cominciare ad accordare e ad armonizzare i suoi piedi, le sue gambe, il suo basso ventre, il suo ventre, il suo cuore, i suoi polmoni, le sue braccia, le sue mani, e soltanto dopo, dopo, i suoi occhi avrebbero cominciato a vedere la luce, ed i suoi orecchi ad ascoltarla, ed il suo naso a respirare veramente la vita, e la sua bocca a digerire l'eternità di ogni cosa.  

Caro lettore, è lì che abbiamo il nostro seme, le nostre radici profonde ... nella Madre Terra, irrigata per mezzo di canali, coltivata e custodita! ... nei visceri della terra ... nella lava dell'Etna...

Questo dev'essere il nostro lavoro ...

E' per questa causa che ti faccio da guida in questo viaggio ...

E' per questa nobile causa che ho viaggiato ... e che viaggio...

Ecco cosa mi ha sussurrato, come un soffio fresco e umido di vento, soavemente, all'orecchio, il seme della mia radice egizia! ... la mia guida egizia ... la guida dei miei viaggi ...

... Che sollievo! ... nel dolore ... nel male ... nella sofferenza ...

... Che profumo, che odore di natura, e di spighe, e di erbe, e di campagna, e di nutrimento, e di mare ...

... La Madre Terra ... L'acqua ... Il fuoco ... L'aria ... La croce ... T.

Caro lettore, la croce? ... Sì, la croce ... proprio la croce! ... perché, la mia radice ebraica, la mia radice cristiana e la mia radice Iniziatica,  adesso, mi parlano della croce ...

L'acqua ed il fuoco [anche l'acqua ed il fuoco di Carontìa Marina!] rappresentano ... i due principi della creazione. La loro attività nell'universo è simboleggiata dalla croce ... La linea orizzontale della croce rappresenta l'attività del principio femminile, l'acqua, che tende sempre ad estendersi, ad espandersi, [che viaggia] sulla superficie del suolo occupando più spazio possibile, cercando persino interstizi per infiltrarsi sotto terra e sparire. La linea verticale [invece] rappresenta il principio maschile, il fuoco, che al contrario tende a concentrarsi slanciandosi verso l'alto[2]... Noi viviamo nell'immensità del cosmo esattamente come i pesci nel mare ... I primi germi di vita, portati dai raggi del sole, sono scesi sulla terra, hanno viaggiato fino a raggiungere l'acqua degli oceani, che li ha accolti come una madre piena d'amore e li ha fatti crescere grazie alla luce ed al calore del sole[3] ...


[1]          Dai Testi dei sarcofagi, 467, Christian Jacq, La misteriosa sapienza dell'antico Egitto. Massime di eterna saggezza. Milano, 2000.

[2]    Le rivelazioni del fuoco e dell'acqua di Omraam Mikhaël Aïvanhov,  pag. 13

[3]    Le rivelazioni del fuoco e dell'acqua di Omraam Mikhaël Aïvanhov,  pag. 12

[Modificato da zsbc08 27/11/2008 11:17]
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28/11/2008 17:44

Rainews24 ha deciso di abolire il termine "morti bianche"
Roma | 28 novembre 2008
Il termine "Morti bianche" edulcora, sminuisce una vergogna nazionale
Basta morti sul lavoro
Basta morti sul lavoro

Rainews24 ha deciso di abolire il termine "morti bianche" una decisione presa assieme ad Artticolo 21.

La decisione è stata presa dopo che ad Articolo 21 sono arrivate molte lettere da mogli, madri ed altri parenti di vittime del lavoro che hanno chiesto esplicitamente di non usare il termine "morti bianche" perché scrivono i familiari senza tanti giri parole: "ci offende e offende la loro memoria".

Il direttore di rainews24, Corradino Mineo, aderisce alla richiesta giunta ad Articolo 21 sottolineando che: "si tratta di un eufemismo che serve solo a sminuire, a edulcorare, a nascondere una vergogna che rappresenta una piaga del paese".

Non c'è nulla di candido

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29/11/2008 11:55

Mercato immobiliare in stallo, nelle aree urbane prezzi in calo del 2,4%
Da: RaiNews24.it

Bologna | 28 novembre 2008
Mercato immobiliare in stallo, nelle aree urbane prezzi in calo del 2,4%
Crisi del settore immobiliare
Crisi del settore immobiliare

Prezzi in calo, mercato delle compravendite congelato. La contrazione del valore degli immobili colpisce in particolare le periferie delle grandi citta’. E' il quadro che emerge dal terzo rapporto dell'Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma presentato a Bologna.

Nel primo semestre dell'anno il calo delle compravendite nelle 13 gradi aree urbane monitorate dal centro studi e' stato del 14%. Mentre i prezzi, al netto dell'inflazione, sono calati in media del 2,5% nell'ultimo semestre e del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. A risentire maggiormente del calo sono le citta' di Bologna, che registra un taglio medio dei prezzi reali del 7,7% su base annuale, e Milano con un -5,6%.

In generale a risentire di piu' della contrazione dei prezzi sono le periferie delle grandi citta', meno influenzati da ribassi sono invece gli immobili di pregio e di alta' qualita'. Ma a preoccupare di piu' gli addetti del settore e' lo stallo delle compravendite: nel 2008 Nomisma stima che ne verranno concluse meno di 700.000, un dato che rimanda ai livelli del 2000-2001. Alla fine dell'anno il calo potrebbe raggiungere la percentuale record del 20% pari a 160.000 case per una perdita di valore di 24 miliardi.

"E' la prima volta, da 11 anni, che si registra un calo dei prezzi - ha detto Gualtiero Tamburini, presidente di Nomisma, commentando i dati - al quale pero' non corrisponde un aumento dei volumi".

I tempi di vendita medi delle case si sono ulteriormente allungati arrivando a toccare i 5,8 mesi con sconti applicati, in fase di compravendita, del 12,5% per le abitazioni usate e del 7% per le nuove.

In calo anche gli investimenti nel settore costruzioni, la prima volta da nove anni: -1,1%, percentuale che potrebbe passare al -1,5% nel 2009. Flettono le nuove costruzioni residenziali del 2,8% e, in linea con un trend in atto dal 2005, flettono gli investimenti in opere pubbliche del 3,7%.

Per quanto riguarda le erogazioni dei mutui per l'acquisto di abitazioni, infine, sono calate del 5,3% in un anno. Per il 2009, definito "anno problematico", Nomisma ipotizza una ulteriore riduzione dei prezzi - non comunque superiore al 5% - e una ripresa delle transazioni solo nel 2010.

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10/12/2008 09:06

Pare che l'uomo - di cui ancora non si conoscono le generalita' - stesse effettuando dei lavori per conto dell'Enel
Da: RaiNews24.it

Roma | 9 dicembre 2008
Cinque morti per incidenti sul lavoro. Due erano appena ventenni
Incidente sul lavoro
Incidente sul lavoro

Cinque operai hanno perso la vita oggi mentre erano al lavoro in diverse zone d'Italia.
Un altro è rimasto gravemente ferito ed ha subito l'amputazione di una gamba.
Ecco, di seguito, il triste elenco degli incidenti.

Dalmine (Bg)
Sergio Riva è morto nella notte in un incidente sul lavoro nell' azienda Tenaris di Dalmine (Bergamo). Il giovane e' stato travolto da un pesante cilindro d'acciaio del peso di circa una tonnellata, mentre insieme ad un collega stava lavorando ad un macchinario che produce tubi. Il dramma si e' consumato intorno all'1.30: l'operaio e' entrato nel macchinario per risolvere un guasto, quanto il pesante cilindro ha ceduto e lo ha travolto, uccidendolo. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno sequestrato l'area.

L'operaio era stato inserito in azienda da circa un anno e da poco tempo il suo contratto di lavoro era stato prorogato per altri 6 mesi, sempre come lavoratore interinale. I lavoratori hanno proclamato otto ore di sciopero e la produzione al momento e' ferma.

Torretta (Pv)
L'autista 21enne di un camion, Cesare Bertelli, e' rimasto ucciso a Torretta di Galliavola, in provincia di Pavia, schiacciato dal cassone del grosso automezzo in una cava di ghiaia. Stando alle prime ricostruzioni l'uomo stava controllando il congegno meccanico quando all'improvviso il cassone si e' abbassato colpendolo in pieno. Inutili i soccorsi.

Trichiana (Bl)
Il terzo operaio morto aveva 37 anni; ha perso la vita mentre lavorava in un cantiere a Trichiana (Belluno). L'operaio e' stato schiacciato da una lastra di metallo che e' rovinata al suolo. Sul posto sono intervenuti subito i colleghi dell'operaio e in breve e' sopraggiunta una ambulanza, i Vigili del Fuoco: tutti inutili i tentativi di salvare l'operaio morto per le lesioni causate dall'enorme pressione. Carabinieri e Spisal stanno indagando per ricostruire l'esatta dinamica del fatto.

Bellaria (Rn)
Un operaio, Sandro Occhineri, di 21 anni, è rimasto gravemente ferito in un cantiere di Bellaria Igea Marina, nel Riminese. I medici dell'ospedale Infermi gli hanno dovuto amputare una gamba. Non è in pericolo di vita. Stava lavorando con una piccola escavatrice quando è finito per cause in corso di accertamento all'interno di una betoniera. Per liberarlo i vigili del fuoco hanno dovuto smontare un pezzo della macchina.

San Pellegrino (Bg)
Un sommozzatore e' morto oggi pomeriggio nel fiume Brembo a San Pellegrino, in provincia di Bergamo, mentre lavorava nei pressi della diga insieme ad altri due colleghi. Pare che l'uomo - di cui ancora non si conoscono le generalita' - stesse effettuando dei lavori per conto dell'Enel. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la vittima sarebbe stata colta da un improvviso malore mentre era immerso nelle acque del fiume. Sarebbe proprio la temperatura particolarmente rigida la causa dell'incidente. L'uomo e' stato portato a riva dai colleghi, ma nonostante un tentativo di rianimazione, e' morto poco dopo. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che pero' non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, i carabinieri e i vigili del fuoco.

Amatrice (Ri)
Aveva 44 anni Nando Pettinaro, di Montereale, in provincia dell'Aquila, l'operaio morto oggi
nell'incidente sul lavoro avvenuto nela frazione di Patarico ad Amatrice, nel reatino. Gli altri due feriti sono il titolare dell'impresa che stava svolgendo i lavori, Alessio Rosati, 42 anni, di Amatrice, ed un altro operaio, Fredi Kanami, 32 anni, albanese ma residente ad Amatrice.
Secondo quanto si e' appreso dai vigili del fuoco, gli operai stavano lavorando nello scavo di un'abitazione privata per la ristrutturazione di una fognatura, quando le pareti sono crollate
seppellendo i tre uomini. I vigili del fuoco hanno recuperato i due feriti, uno in maniera grave, mentre per il terzo non c'e' stato nulla da fare. Il cantiere e' stato posto sotto sequestro.

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