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Ultimo Aggiornamento: 10/12/2008 09:06
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29/11/2008 11:55

Mercato immobiliare in stallo, nelle aree urbane prezzi in calo del 2,4%
Da: RaiNews24.it

Bologna | 28 novembre 2008
Mercato immobiliare in stallo, nelle aree urbane prezzi in calo del 2,4%
Crisi del settore immobiliare
Crisi del settore immobiliare

Prezzi in calo, mercato delle compravendite congelato. La contrazione del valore degli immobili colpisce in particolare le periferie delle grandi citta’. E' il quadro che emerge dal terzo rapporto dell'Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma presentato a Bologna.

Nel primo semestre dell'anno il calo delle compravendite nelle 13 gradi aree urbane monitorate dal centro studi e' stato del 14%. Mentre i prezzi, al netto dell'inflazione, sono calati in media del 2,5% nell'ultimo semestre e del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. A risentire maggiormente del calo sono le citta' di Bologna, che registra un taglio medio dei prezzi reali del 7,7% su base annuale, e Milano con un -5,6%.

In generale a risentire di piu' della contrazione dei prezzi sono le periferie delle grandi citta', meno influenzati da ribassi sono invece gli immobili di pregio e di alta' qualita'. Ma a preoccupare di piu' gli addetti del settore e' lo stallo delle compravendite: nel 2008 Nomisma stima che ne verranno concluse meno di 700.000, un dato che rimanda ai livelli del 2000-2001. Alla fine dell'anno il calo potrebbe raggiungere la percentuale record del 20% pari a 160.000 case per una perdita di valore di 24 miliardi.

"E' la prima volta, da 11 anni, che si registra un calo dei prezzi - ha detto Gualtiero Tamburini, presidente di Nomisma, commentando i dati - al quale pero' non corrisponde un aumento dei volumi".

I tempi di vendita medi delle case si sono ulteriormente allungati arrivando a toccare i 5,8 mesi con sconti applicati, in fase di compravendita, del 12,5% per le abitazioni usate e del 7% per le nuove.

In calo anche gli investimenti nel settore costruzioni, la prima volta da nove anni: -1,1%, percentuale che potrebbe passare al -1,5% nel 2009. Flettono le nuove costruzioni residenziali del 2,8% e, in linea con un trend in atto dal 2005, flettono gli investimenti in opere pubbliche del 3,7%.

Per quanto riguarda le erogazioni dei mutui per l'acquisto di abitazioni, infine, sono calate del 5,3% in un anno. Per il 2009, definito "anno problematico", Nomisma ipotizza una ulteriore riduzione dei prezzi - non comunque superiore al 5% - e una ripresa delle transazioni solo nel 2010.

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