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Ultimo Aggiornamento: 10/12/2008 09:06
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12/11/2008 16:42

FRANCIA: ELICOTTERO ITALIANO PRECIPITA A STRASBURGO
Fatti del giorno Libero News

2008-10-24 08:08

FRANCIA: ELICOTTERO ITALIANO PRECIPITA A STRASBURGO

 

di Vincenzo Sinapi

ROMA - Otto morti. E' un bilancio drammatico quello dell'incidente che ha visto coinvolto un elicottero HH-3F dell'Aeronautica militare italiana in Francia. Un mezzo in grado di operare in condizioni proibitive e che invece è andato giù, in fiamme, in una giornata in cui le condizioni del tempo erano "ottime". Una commissione dell'Aeronautica sarà domani mattina in Francia per cercare di capire cosa è successo, mentre l'incredulità e il dolore sono i due sentimenti che si respirano a Rimini e Brindisi, le città dove avevano base i militari.

 LO SCHIANTO - E' avvenuto intorno alle 16:30, durante un volo di trasferimento da Digione, in Francia, a Florennes, in Belgio. L'elicottero precipitato - dell'84/o Centro di soccorso aereo (Sar) di Brindisi, un reparto del 15/o Stormo dell'Aeronautica - stava volando insieme a un velivolo dello stesso tipo dell'83/o Sar di Rimini. Era partito dalla città pugliese, con sette persone a bordo, ed aveva fatto un primo scalo nella base di Rimini, per poi decollare - insieme al secondo HH-3F e ad un altro militare - alla volta di Digione. Da qui, dopo uno scalo tecnico per il rifornimento, la partenza alla volta della base militare di Florennes, dove i due velivoli avrebbero dovuto partecipare domani ad una esercitazione multinazionale, la Tactical Leadership Programme. Durante il volo, fra l'Isle-en-Barrois e Vaubecourt, nei pressi di Strasburgo, l'elicottero è improvvisamente precipitato su un terreno, lontano da zone abitate.

LE CAUSE - "Sono ancora sconosciute",dicono all'Aeronautica militare. L'unica certezza è che le condizioni del tempo erano "ottime". In ogni caso, l'HH-3F di Brindisi è normalmente impiegato per operazioni Sar (Search and Rescue), cioé di ricerca e soccorso. L'equipaggio è molto esperto ed abituato ad operare in condizioni anche proibitive, di giorno e di notte: basti pensare che dal 1965 ad oggi gli equipaggi del 15/o Stormo hanno salvato circa 7.000 persone in pericolo di vita. Allo stato si esclude una collisione con l'altro elicottero italiano o con altri velivoli. "E' andato giù in fiamme", avrebbero detto alcuni testimoni. Secondo altri, invece, l'incendio si è sviluppato con l'impatto. L'elicottero caduto, a quanto si è appreso, era stato costruito una ventina di anni fa, ma era continuamente controllato e revisionato. Una commissione dell'Aeronautica militare sarà domani in Francia per indagare sulle cause che hanno provocato l'incidente.

LE VITTIME - Il capitano pilota Stefano Bazzo, 32 anni di Vicenza, era in servizio all'83/o centro Sar di Rimini. Tutti gli altri componenti dell'equipaggio, ufficiali piloti e sottufficiali specialisti e soccorritori, appartenevano al Centro Sar di Brindisi: sono il capitano Michele Cargnoni, 30 anni, di Brescia; il tenente Marco Partipilo, 29 anni, di Bari; i marescialli Giovanni Sabatelli, 50 anni, di Fasano (Brindisi); Carmine Briganti, 41 anni, di Talsano (Taranto); Giuseppe Biscotti, 37 anni, di Grottaglie (Taranto); Massimiliano Tommasi, 34 anni, di Calimera (Lecce); Teodoro Baccaro, 31 anni, di San Vito dei Normanni (Brindisi). Solo qualche giorno fa alcuni di loro avevano portato a termine l'ennesima operazione di salvataggio di una neonata cardiopatica.

SAR BRINDISI, SONO MORTI NOSTRI AMICI
"
E' sconvolgente leggere su questi fogli i nomi di coloro con i quali noi scherzavamo fino all'altro giorno, con cui abbiamo condiviso con passione l'obiettivo del Sar che è quello della salvaguardia della vita umana". Lo ha detto il luogotenente Giorgio Esposito, portavoce del Sar. Con la voce rotta dal pianto, Esposito ha ribadito che la missione doveva raggiungere l'obiettivo Florennes. "Sono questi - ha detto Giorgio Esposito - gli stessi nominativi sui comunicati stampa di pochi giorni fa dove si parlava del trasporto a Napoli della bambina cardiopatica, dell'uomo trasportato a Brindisi per le grandi ustioni, e poi la partecipazione a ricerche in mare. Sono persone che vivevano con passione questa grande specialità che è il soccorso aereo".

CORDOGLIO - Attestati di vicinanza ai familiari delle vittime e all'Aeronautica sono arrivati dalle massime autorità dello Stato, da tutto il mondo politico, dal Governo. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso "sentimenti di cordoglio, di solidarietà e di intensa partecipazione al dolore provocato dal luttuoso evento". Analoghi messaggi dai presidenti del Senato e della Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, mentre al ministro della Difesa La Russa ha manifestato la sua vicinanza il collega francese, Hervé Morin.

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