La terza guerra mondiale è già iniziata ed è combattuta con le potentissime armi del "denaro non convenzionale". Guerra nel cyberspazio

Ultimo Aggiornamento: 14/03/2010 09:33
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12/11/2008 12:11

Gran Bretagna, disoccupazione sui livelli più alti da 10 anni
Da: RaiNews24.it

Londra | 12 novembre 2008
Gran Bretagna, disoccupazione sui livelli più alti da 10 anni
Saldi anticipati a Londra per rilanciare i consumi
Saldi anticipati a Londra per rilanciare i consumi

Solo ieri varie società inglesi hanno annunicato tagli per 5mila posti di lavoro complessivi. La recessione picchia duro, in Gran Bretagna, dove le richieste di sussidio di disoccupazione hanno segnato nel mese di ottobre il maggior rialzo dal 1992, con un incremento di 36.500 unità.

L'Ufficio Nazionale di Statistica ha comunicato che il mese scorso le domande di sussidio sono salite a quota 980.900, raggiungendo il livello più alto da marzo 2001.

Sempre oggi, riferisce l'agenzia Bloomberg, è stato comunicato il tasso di disoccupazione, in base allo standard Ilo, che nel trimestre terminato a settembre è salito al 5,8%, l'incremento piu' forte dal 2000, dal precedente 5,4%. Il numero dei disoccupati è aumentato di 140.000 unita', nel trimestre in questione, a 1,83 milioni che rappresenta il livello più alto dal 1997.

A rendere più fosco il quadro, le previsioni degli esperti: alcuni analisti, scrive oggi l'Independent, prevedono i disocuppati nel Regno Unito saranno 3 milioni entro due anni e che la recessione costerà al Paese la perdita di un milione e mezzo di posti di lavoro.

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Il MUOS (Mobile User Objective System)
Da: RaiNews24.it

Il MUOS (Mobile User Objective System)
Inchieste
Sigonella | 22 Novembre 2007

Base Usa di Sigonella: il pericolo annunciato
di Flaviano Masella, Angelo Saso,
Maurizio Torrealta con la collaborazione di Rosa Maria Di Natale
Il nucleo inchieste di rainews24 ha scoperto che nella base Usa di Sigonella dovrà essere installato un nuovo sistema radar integrato della marina americana, Il MUOS (Mobile User Objective System).

La marina americana ha commissionato alla società americana Maxim, uno studio per verificare il rischio che le microonde dei radar potrebbero comportare per le attrezzature presenti nella base militare. Le simulazioni della società Maxim hanno raggiunto la conclusione che deve esser trovato un altro posto dove istallare le attrezzature radar, a causa del pericolo che le microonde dei radar inneschino la detonazione degli ordigni presenti nella base militare.

Al momento il progetto di istallazione dei radar non è stato spostato in posti diversi dalla Base USA di Sigonella.

I giornalisti di Rainews24 hanno ottenuto solo la conclusione finale del lavoro della Maxim che segnala la necessità di spostare i radar in altro luogo, la società non ha diffuso i dettagli della simulazione e i relativi livelli di pericolo o informazioni sulla presenza nella base americanadi armi nucleari. Ma il solo sospetto che questa evenutualità possa verificarsi obbliga alla massima trasparenza sul futuro della base di Sigonella.

L'allarme è stato confermato da Filippo Gemma, responsabile della GMSpazio: "Una delle raccomandazioni era che questo tipo di trasmettitore non dovesse essere installato in prossimità di velivoli dotati di armamento, i cui detonatori potessero essere influenzati dalle emissioni elettromagnetiche del trasmettitore stesso".

Quale sarà il ruolo della base di Sigonella nel futuro scenario internazionale? Come si concilierà con gli accordi internazionali che regolamentano la partecipazione dell'Italia ai conflitti? Quali saranno le conseguenze dell'installazione di nuovi sistemi sulla salute e sulla sicurezza della popolazione.

A queste domande cerca di dare risposta la nuova inchiesta di Rainews24, "Base Usa di Sigonella" in onda da giovedì 22 novembre alle 11.33

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12/11/2008 12:19

Congo sull'orlo del baratro
Da: RaiNews24.it

New York | 12 novembre 2008
Congo sull'orlo del baratro, l'Onu: servono subito altri 3mila caschi blu
Disperazione e malattie fra i profughi della RD del Congo
Disperazione e malattie fra i profughi della RD del Congo

Saccheggi, stupri, violenze di ogni tipo: la Repubblica Democratica del Congo vive ore drammatiche mentre i propositi di intervento della comunità internazionale sembrano cristallizati in una fase di stallo. Oramai, è la denuncia del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, sono "almeno 100mila i profughi" che si trovano in una situazione "sempre piu' disperata".

Rappresentanti di organizzazioni umanitari presenti in Nord-Kivu, nella parte orientale del Paese africano, sono preoccupati per la loro sorte e temono che migliaia di profughi potrebbero essere intrappolati dietro le linee ribelli e avere bisogno urgente di aiuti alimentari.

A New York, il segretario generale dell'Onu ha chiesto una tregua immediata. Ban si e' detto "molto preoccupato per tutte le informazioni che fanno riferimento a assassinii mirati di civili,
saccheggi e stupri". "Quando le leggi della guerra sono violate, la responsabilita' penale personale puo' essere chiamata in causa, in particolare per quanti occupano posti di comando", ha avvertito.

Ban ha aggiunto che sono necessari circa tremila caschi blu in più  per rafforzare l'organico della missione di pace Monuc, che attualmente puo' contare su 17mila uomini: un contingente che ha assistito ai combattimenti senza fermare l'avanzata dei ribelli. Il Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite si riunirà in settimana per esaminare la richiesta.

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12/11/2008 12:20

Francia e Regno Unito si mobilitano per il Congo
Da: Raiews24.it

Dar Es Salaam | 2 novembre 2008
Francia e Regno Unito si mobilitano per il Congo. Un milione e 600 mila gli sfollati

I ministri degli Esteri di Francia e Gran Bretagna, Bernard Kouchner e David Miliband,
hanno lanciato un appello per un'iniziativa politica urgente a sostegno della Repubblica democratica del Congo. "Il cessate il fuoco deve essere rafforzato", hanno avvertito in una
dichiarazione congiunta diffusa da Dar-Es-Salaam, in Tanzania.

"La crisi, anche se scongiurata sul breve periodo, tornerà senza uno sforzo politico nuovo, vigoroso e unitario". I due ministri europei hanno invitato i governi della Repubblica democratica del Congo e del vicino Ruanda a onorare gli impegni assunti in base agli accordi di pace di Nairobi. Nei prossimi giorni i presidenti della regione potrebbero riunirsi proprio nella capitale keniana per discutere di questa crisi, ha annunciato il ministro degli Esteri della Tanzania,
Bernard Membe.  Il cessate il fuoco tra i miliziani tutsi e l'esercito congolese resta fragile, anche se decine di migliaia di sfollati sono in cammino per rientrare alle loro case dietro alle linee di combattimento dei giorni scorsi alla periferia di Goma, nel Nord Kivu.

Oggi il ministro degli esteri britannico David Miliband ha dichiarato che "piu' di 1,6 milioni di sfollati " nella parte orientale del Congo sono "presi in trappola" e senza accesso agli aiuti umanitari. "Questi profughi, ha detto Miliband, "non possono essere raggiunti facilmente. Non hanno accesso nè a cibo nè a acqua potabile nè ad altri beni di prima necessità".

I combattimenti, in realtà, sono ridotti al minimo negli ultimi giorni, ma continuano le vessazioni compiute dai ribelli, dai soldati governativi e dagli sbandati di entrambi le fazioni, che hanno costretto centinaia di migliaia di persone ad abbandonare le proprie case.

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12/11/2008 16:03

Frattini agli Usa: rinunciate allo scudo anti-missile e prudenza sull'allargamento della Nato
Frattini agli Usa: rinunciate allo scudo anti-missile e prudenza sull'allargamento della Nato
da: RaiNews24.it

Roma | 12 novembre 2008
Frattini agli Usa: rinunciate allo scudo anti-missile e prudenza sull'allargamento della Nato
Franco Frattini
Franco Frattini


Gli Stati Uniti devono "cambiare approccio" e rinunciare al progetto per uno scudo anti-missile in Polonia e Repubblica ceca. Ne e' convinto il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini che, in un'intervista a Repubblica, ha sottolineato come la nuova amministrazione di Barack Obama, intenzionata a rafforzare l'impegno in Afghanistan e più proiettata verso l'Asia, "non potrà permettersi una guerra fredda con la Federazione russa".

"Quindi non si potrà permettere di schierare lo scudo anti-missile in Polonia e Repubblica ceca perché non si può permettere i missili russi a Kaliningrad". E qui si inserisce il ruolo di mediatore dell'Italia e dell'Ue.

"Un punto su cui l'Europa, e quindi Berlusconi, potrà fare la differenza è sui rapporti con la Russia. L'Italia nel dialogo con Mosca può costruire una parte della soluzione".

"Io consiglio di cambiare approccio. Sbagliando, la Russia ha interpretato male lo scudo anti-missile americano, lo ha considerato un segnale di inimicizia. Dobbiamo ribaltare la situazione, perché quando Medvedev annuncia missili a Kaliningrad significa missili al centro della Lituania".

Secondo il titolare della Farnesina, inoltre, occorre "riflettere con prudenza sull'allargamento della Nato a Ucraina e Georgia": il vertice di Bucarest ha preso delle decisioni, ma "accelerare quelle decisioni sin dal prossimo dicembre sarebbe un altro segnale che non aiuterebbe nei rapporti con la Russia".

Per Frattini, bisogna, invece, andare verso una "prospettiva in cui Europa, Russia e America costruiscano insieme un nuovo ordine di sicurezza", il che "non vuol dire rimpiazzare la Nato come qualcuno ha pensato: America, Russia ed Europa devono costruire un'intesa che abbia una strategia condivisa sulla non-proliferazione nucleare, sulla nuova architettura di sicurezza in Pakistan-Afghanistan. Una collaborazione fondamentale perché il Quartetto davvero giochi positivamente per la pace in Medio Oriente. Per questo i missili non servono".

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12/11/2008 16:15

Obama telefona a Benedetto XVI. Cambio in vista ai vertici dell'intelligence Usa
Da: RaiNews24

New York | 12 novembre 2008
Obama telefona a Benedetto XVI. Cambio in vista ai vertici dell'intelligence Usa
Barack Obama
Barack Obama

Barack Obama, il presidente eletto degli Stati Uniti, ha avuto una conversazione telefonica
ieri con Papa Benedetto XVI, proseguendo la serie di telefonate per ringraziare per le congratulazioni ricevute per l'elezione. Lo indicano fonti dello staff di Obama a Chicago, citate dai media americani.

Da Bush a Obama
Cnn ha rivelato che saranno l'ex segretario di Stato Warren Christopher e l'ex senatore democratico Sam Nunn a guidare la transizione dall'Amministrazione Bush a quella Obama rispettivamente al Dipartimento di Stato e al Pentagono. 

Christopher, 83 anni, si occuperà del passaggio di consegne a Foggy Bottom, dove era stato a capo della diplomazia Usa dal 1993 al 1997 sotto Bill Clinton. Il settantenne Nunn ha
guidato per otto anni la Commissione Difesa del Senato. E' un esperto di questioni legate alla sicurezza nazionale. 

Totonomine
Non è ancora chiaro chi sarà il nuovo segretario di Stato né chi verrà nominato alla Difesa: per la prima casella in pole position ci sono John Kerry e Bill Richardson, al Pentagono potrebbe essere confermato Robert Gates ma si parla anche di una nomina 'bipartisan'.

Intellicence, si cambia
Si profila una rivoluzione, invece, ai vertici delle agenzie di spionaggio americane: il Washington Post ha scritto che Obama è intenzionato a rimpiazzare il direttore della Cia, Michael Hayden, e quello della National Intelligence, Mike McConnell. Tra i nomi che circolano per prendere il loro posto ci sono quelli di John Brennan, l'ex agente della Cia che guida la squadra per la transizione all'intelligence, e il senatore repubblicano Chuck Hagel.

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12/11/2008 16:32

Un'altra giornata no per le borse. A Piazza Affari crollano i bancari
Da: RaiNews24

Milano | 11 novembre 2008
Un'altra giornata no per le borse. A Piazza Affari crollano i bancari
Un'altra giornata nera per le borse
Un'altra giornata nera per le borse

Chiudono in profondo rosso le principali borse europee, per il timore di una prolungata recessione a livello globale. I listini del Vecchio Continente risentono del cattivo andamento di Wall Street.

A New York il Dow Jones scende del 2,01% a 8.692,13 punti, il Nasdaq cala del 2,22% a 1.580,90 punti, mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 2,22% a 898,79 punti.

Il numero uno di Merrill Lynch, John Thain sostiene che l'attuale crisi dell'economia somiglia alla Grande Depressione del 1929 e durera' a lungo. Intanto prosegue il crollo di Gm, che perde oltre il 16%, nonostante la Casa Bianca faccia sapere di essere disponibile ad accogliere le proposte di aiuti al settore dell'auto da parte del Congresso. L'apertura arriva dopo il colloquio di ieri tra Bush e Obama. In vista anche nuove misure sui prestiti ipotecari, per arginare i pignoramenti di case.

In Europa malissimo bancari e petroliferi. A Londra l'indice Ftse 100 arretra del 3,57% a 4.246,69. Il Mibtel di Milano cede il 5,13% a 16.197 punti. Giu' del 5,25% a 4.761,58 punti il Dax di Francoforte e a Parigi il Cac 40 arretra del 4,83% a 3.336,41 punti.

In una sessione caratterizzata da una raffica di trimestrali, sono risultate negative quasi tutte le blue chips, con le vendite che si sono accanite particolarmente sui finanziari. Giornata pessima, con un calo del 16,86%, per Intesa Sanpaolo, sempre in scia ai conti del periodo e alla decisione di non distribuire in contanti il dividendo 2008. Malissimo anche Unicredit, che ha perso l'11%.

Passera, fiducia in misure governative
In merito alle possibili misure decise dal Governo per rafforzare le banche italiane, "sono fiducioso che un accordo verra' trovato nei prossimi giorni o entro le prossime settimane". Lo ha detto l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, nel corso della conferenza telefonica con gli analisti. Il manager ha spiegato che le proiezioni sui parametri patrimoniali della banca attualmente non tengono conto delle "possibili operazioni di sistema - non diluitive per gli azionisti - da parte del governo italiano che rafforzino tutti i coefficienti patrimoniali". "Ne stiamo discutendo come Associazione bancaria", ha ricordato parlando appunto dell'attesa di una decisione a breve. Tra le misure che non sono incluse nelle proiezioni sui ratio patrimoniale di cui Passera ha parlato figurano poi "i possibili ulteriori significativi benefici dall'eventuale valorizzazione delle quote detenute in Banca d'Italia". Nelle slide predisposte per la presentazione agli analisti si precisa che la quota del 42,26% detenuta da Intesa Sanpaolo in Bankitalia ha un valore di libro di 629 milioni di euro.

Petrolio sotto i 55 dollari al barile
Il Brent e' sceso sotto i 55 dollari al barile a Londra. Il contratto del Brent con consegna a dicembre e' sceso fino a toccare 54,92 dollari al barile, il livello piu' basso dal 30 gennaio 2007.

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12/11/2008 16:36

SCUDO ANTIMISSILE, MOSCA RIBADISCE NO AGLI STATI UNITI
Da: ANSA.it

»
2008-11-12 16:20
SCUDO ANTIMISSILE, MOSCA RIBADISCE NO AGLI STATI UNITI
MOSCA - La Russia giudica "insufficienti" le nuove proposte arrivate da Washington sulle garanzie per lo scudo antimissile che gli Usa vogliono installare in Polonia e Repubblica ceca: lo ha detto una fonte del Cremlino citata dall' agenzia Itar-Tass, ripetendo quanto detto nei giorni scorsi dal ministro degli esteri Serghei Lavrov. "Non c'é niente di nuovo in sostanza - ha detto la fonte - e l'idea resta quella che l'amministrazione attuale Usa vuole a ogni costo mettere la prossima presidenza in una posizione senza alternative e escludere qualunque discorso sull'opportunità della decisione in sé. Noi non siamo disponibili. Non accetteremo queste proposte, ma parleremo con la nuova amministrazione Usa".

"L'amministrazione di (George W.) Bush ha intenzione di mettere il nuovo presidente in una situazione senza via di uscita - ha detto la fonte - e mettergli sulle spalle la responsabilità di decisioni prese senza di lui". Nessuna risposta - ha aggiunto la fonte - è arrivata in un anno alle proposte russe sulla questione: "ci hanno imbottito di promesse per un anno, e solo adesso hanno consegnato le loro proposte. Che contengono qualche piccolo aspetto ragionevole, ma sono assolutamente insufficienti", ha concluso la fonte. Quanto ai tempi di consegna, "dimostrano che l'attuale amministrazione non vuole prendere in considerazione l'opinione del nuovo presidente, ma metterlo nella stessa situazione nella quale hanno messo l'Europa: un fatto compiuto".
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12/11/2008 16:49

PAKISTAN: COOPERANTE USA UCCISO A PESHAWAR PESHAWAR (PAKISTAN)
Da: ANSA.it

» 2008-11-12 10:55
 
PAKISTAN: COOPERANTE USA UCCISO A PESHAWAR PESHAWAR (PAKISTAN) - Un americano che lavora per un'organizzazione umanitaria degli Stati Uniti è stato ucciso oggi insieme al suo autista pachistano in un agguato a Peshawar, nel Pakistan nord occidentale. Lo ha confermato l'ambasciata americana in Pakistan. "Confermo che un americano e ilo suo autista pachistano sono stati uccisi nell'attacco", ha detto il portavoce dell'ambasciata a Islamabad, Wes Robertson. La notizia era stata data in precedenza dalla polizia. Il portavoce non ha detto il nome del cooperante ucciso, né quello dell'organizzazione umanitaria per la quale lavorava. Ma un importante responsabile della sicurezza a Peshawar ha detto che l'uomo dirigeva il Programma di sviluppo Fata (Fdp), un fondo di aiuti allo sviluppo delle zone tribali del Nord ovest del Pakistan amministrate dalle autorità federali (la cui sigla, in inglese, è 'Fata') finanziato dagli Usa. Un responsabile dell'organizzazione ha detto che l'uomo è stato ucciso mentre si recava al lavoro, nella zona dell'università. Le zone tribali, al confine con l'Afghanistan, sono teatro di una ribellione integralista islamica di taleban locali, alleati dei taleban afghani e dei militanti di Al Qaida, che qui avrebbero i loro santuari. Contro di essi combattono sia le forze di sicurezza pachistane sia, con lanci di missili quasi quotidiani che sollevano vive proteste in Pakistan, le forze Usa in Afghanistan. ESPLODE AUTOBOMBA NEL NORD OVEST, MORTI E FERITI L'esplosione di un'autobomba ha ucciso almeno tre soldati e un civile nei pressi del cancello di una scuola nel villaggio di Subhan Khaur, nel distretto di Charsadda, nella Nwfp (Provincia della frontiera del Nord Ovest), in Pakistan. Lo ha riferito il giornale pachistano Dawn. Al momento dell'esplosione nella scuola non c'erano bambini in quanto l'edificio veniva usato da tempo come base militare per combattere i taleban nella regione. Il civile ucciso era un guidatore di un rikshaw. Secondo il giornale pachistano The News una macchina guidata da un uomo ancora non identificato si è avvicinata al cancello dell'edificio ed è esplosa. Oltre alle quattro vittime, ci sono almeno una decina di feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni.
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13/11/2008 10:10

Tokyo fa i conti della recessione, Borsa sempre più giù
Da: RaiNews24

Tokyo | 13 novembre 2008
Tokyo fa i conti della recessione, Borsa sempre più giù
Tokyo, seduta negativa
Tokyo, seduta negativa

Nuovo tonfo della Borsa di Tokyo che per il terzo giorno consecutivo ha chiuso in ribasso
cedendo il 5,3%. Perdite pesanti per tutti i titoli dei gruppi high tech orientati all'export, come la Sony, colpiti dal rafforzamento dello yen e dai segnali negativi per il setttore arrivati dagli Usa. L'indice Nikkei, che era arrivato a perdere anche il 6%, si è attestato a quota 8.238,64.

Il calo della domanda di petrolio conseguente al rallentamento dell'economia mondiale porta al ribasso il prezzo del greggio in Asia. Nel dopomercato elettronico che fa riferimento al Nymex, la Borsa merci di New York, a Singapore il greggio "light sweet" per consegna a dicembre e' stato trattato stamattina a 55,35 dollari a barile, con un ribasso di 0,81 dollari. A New York ieri sera il greggio per consegna a dicembre aveva fatto registrare un calo di 3,50 dollari, portando il prezzo a 56,16 dollari a barile, il prezzo più basso dal gennaio del 2007.

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Rapito un diplomatico iraniano in Pakistan
Da: RaiNews24.it

Peshawar | 13 novembre 2008
Rapito un diplomatico iraniano in Pakistan
Un mercato
Un mercato

Un commando di uomini armati ha rapito un diplomatico iraniano, l'addetto commerciale al consolato a Peshawar, nel nord ovest del Pakistan dopo aver fermato l'auto su cui viaggiava e ucciso il suo autista. Hashmat Atharzadeh, stava recandosi al lavoro, al consolato, da casa, nel quartiere residenziale di Hayatabad. E' qui che sono entrati in azione i rapitori, la stessa zona in cui lo scorso 22 settembre era stato rapito l'ambasciatore afghano designato a Islamabad.

L'ambasciatore iraniano a Islamabad ha confermato la notizia del sequestro, sottolineando che "e' il Pakistan a essere responsabile della sicurezza dei diplomatici iraniani".
Mercoledi' l'americano Steve Vance e il suo autista sono stati uccisi di fronte all'abitazione in cui il cooperante viveva insieme alla moglie e ai cinque figli.

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Berlusconi si schiera con la Russia: "Lo scudo è una provocazione"
Da: RaiNews24

Roma | 12 novembre 2008
Berlusconi si schiera con la Russia: "Lo scudo è una provocazione"
Berlusconi con Medvedev (archivio)
Berlusconi con Medvedev (archivio)

Il progetto di 'scudo spaziale' ai confini dell'Europa orientale è stata una vera e propria 'provocazione' per la Russia, che non poteva reagire altrimenti che con una posizione altrettanto dura. A pochi giorni dalle elezioni americane e mentre George W. Bush si appresta a lasciare la Casa Bianca, Silvio Berlusconi, critica con una durezza inusuale le scelte statunitensi di piazzare una difesa anti-missile in quella che per anni è stata considerata "sfera d'influenza di Mosca.

A Smirne per un breve incontro bilaterale con il premier turco Recep Erdogan e una delegazione di ministri, Berlusconi ha ribadito la volontà italiana di favorire, anzi di 'accelerare' i negoziati per l'ingresso della Turchia nell'Unione europea e, in un unico passaggio della sua conferenza stampa dedicato alla politica interna, è tornato a sottolineare che nessun dialogo con l'opposizione è possibile, nemmeno per mettere a punto un'agenda comune in vista del G20, visto che la sinistra italiana "non è socialdemocratica".

Ma a fare scalpore sono le parole del premier a difesa di Mosca: Berlusconi ribadisce di volersi impegnare per favorire un incontro il prima possibile tra il presidente russo Medvedev e il neo inquilino della Casa Bianca, Obama, e spiega che "la priorità della politica estera italiana" sarà quella di evitare i rischi di una nuova Guerra fredda, favorendo un ritorno allo spirito e alla lettera di Pratica di Mare e facendo il possibile "per mettere la parola fine al processo di allontanamento tra occidente e Russia".

"Diciamolo chiaro - chiarisce Berlusconi - la Russia ha subito delle provocazioni, con il progetto di collocare i missili in Polonia e Repubblica Ceca, e con il riconoscimento del Kosovo così come con l'ipotesi di un ingresso di Ucraina e Georgia nella Nato". Dunque, continua il presidente del Consiglio, le reazioni della Federazione Russa e l'idea di installare una difesa missilistica a Kaliningrad non può che essere una reazione a quelle provocazioni. Ma questo rischio di escalation, continua il premier, "è da evitare. E l'Italia farà il possibile per avvicinare le due parti. Ed evitare i decenni terribili della Guerra Fredda".

Berlusconi ha quindi sottolineato che "le provocazioni" da parte dell'Occidente hanno generato a Mosca reazioni di fermezza: "La Russia - ha detto - ha risposto con parole che, nei commenti dell'amministrazione Usa, sono stati giudicati arroganti".

La reazione russa, ha spiegato ancora il premier, si è poi concretizzata nel discorso del presidente Medvedev alla Duma, "e con l'annuncio della dislocazione di missili in una enclave russa dei Balcani e a Kaliningrad". Secondo Berlusconi questo scontro tra Russia e Occidente è la possibilità di una "contrapposizione tra i due arsenali sarebbe un errore che potrebbe portare alla distruzione del mondo". Dunque, ha concluso Berlusconi, "bisogna tornare all'accordo di Pratica di Mare e superare i decenni terribili della guerra fredda". Per questo "mi sto adoperando affinchè nell'agenda del presidente della federazione russa ci possa presto essere un incontro con il neo presidente Usa Barack Obama".

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Italia - Turchia. La Lega dice no a Berlusconi, Ankara mai in Ue
Da: RaiNews24

Smirne | 12 novembre 2008
Italia - Turchia. La Lega dice no a Berlusconi, Ankara mai in Ue
Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

La Lega frena, ma Silvio Berlusconi non cambia idea: la Turchia deve entrare nell'Unione Europea. Lo scontro sull'adesione di Ankara all'Europa avviene proprio nel giorno in cui Berlusconi vola a Smirne per incontrare il primo ministro Recep Tayyip Erdogan, al quale porta il sostegno del governo italiano alle aspettative del governo turco.

Berlusconi, accelerare il processo di integrazione
"L'Unione europea senza la Turchia e' impensabile e tenere questo Paese fuori dall'Ue sarebbe un grave errore", dice Berlusconi nelle interviste ai giornali turchi concesse nell'imminenza del suo arrivo. Secondo il presidente del Consiglio, che nella conferenza stampa congiunta viene affettuosamente chiamato da Erdogan "il caro amico Silvio", "frenare il processo di adesione della Turchia all'Ue va contro gli interessi dell'Europa", e dunque va non solo incoraggiato, ma anche avvicinato nel tempo. Berlusconi ha preannunciato un'iniziativa italiana per sfoltire i capitolati che riguardano la Turchia e dimezzare i tempi per la sua adesione all'Ue.

La Lega, non ci sono le condizioni
Ma la Lega resta arroccata sulle sue posizioni anti-turche: "Non ci sono le condizioni per arrivare all'integrazione europea", dicono Gianluca Pini e Giovanni Fava, deputati del Carroccio nelle commissioni Esteri e Difesa. "Si tratta di un Paese troppo diverso dal resto degli stati membri - osservano i due leghisti - per molteplici aspetti geografici, culturali e non ultimo, religiosi. L'Europa perderebbe la propria identita', crollerebbe sotto il peso di tensioni sociali insostenibili". Per la Lega, quindi, il no all'allargamento della Ue alla Turchia resta una posizione "non negoziabile".

Il Pd attacca la Lega, sconcertante
Il Pd, schierato per l'ingresso di Ankara nell'Unione, attacca la presa di posizione leghista. Piero Fassino la definisce "sconcertante" e osserva che "non sarebbero degni della credibilita' del Paese doppie verita' o giochi delle parti su un terreno cosi delicato. Per parte nostra ribadiamo che l'integrazione all'Ue della Turchia e' un obiettivo strategico per la stabilita' dell'Europa e per quella vasta area che si estende dal Mediterraneo al Golfo Persico". La previsione di Maria Paola Merloni, ministro delle Politiche Comunitarie nel governo ombra, e' che "la posizione ostile assunta dai leghisti lede fortemente l'immagine del nostro Paese e ci condanna ad un'altra brutta figura".

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13/11/2008 10:44

La Bce vede sempre più nero: 2009 con crescita zero nell'area euro. E più disoccupati
Francoforte | 13 novembre 2008
La Bce vede sempre più nero: 2009 con crescita zero nell'area euro. E più disoccupati
Jean Claude Trichet
Jean Claude Trichet

Nubi sempre più dense sul futuro prossimo dell'economia europea, nel giorno in cui i dati indicano l'ingresso della Germania nel poco ospitale 'club' dei Paesi in recessione: per la Banca centrale europea il prossimo anno l'espansione del Pil nell'area euro si limiterà allo 0,3%.Solo tre mesi fa gli esperti consultati prevedevano una crescita 2009 all'1,3%.

Per quest'anno l'espansione prevista si ridimensiona all'1,2%, quattro decimali in meno
dall'indagine precedente, stessa correzione per la crescita del 2010, ora prevista all'1,4%.

In netto calo anche le attese di inflazione: per la media di quest'anno dovrebbe attestarsi, secondo gli operatori consultati, al 3,4%, contro il 3,6% dell'indagine precedente. Nel 2009 rallentera' al 2,2%, quattro decimali in meno rispetto all'indagine precedente, e nel 2010 si
attestera' al 2%, un decimale in meno dall'indagine precedente.

Peggiorano, infine, le attese sul tasso di disoccupazione: quest'anno risultera' pari al 7,4%, due decimali piu' elevata dell'indagine precedente. Nel 2009 salira' all'8%, in questo caso le attese sono peggiorate di quattro decimali di punto e nel 2010 sara' all'8,15, 0,6 punti piu' elevata
della precedente indagine. L'indagine della Bce - Survey of Professional Forecasters - non
è una previsione della stessa istituzione, ma una inchiesta con cui raccoglie le aspettative di esperti di istituzioni finanziarie e non con sede nell'Unione europea. Punta a attingere
da un quadro "relativamente eterogeneo" di opinioni, come spiega la stessa Bce.

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14/11/2008 10:47

Recessione globale, per il Nobel Krugman serve un New Deal da 600 miliardi
Da: RaiNews24

New York | 14 novembre 2008
Recessione globale, per il Nobel Krugman serve un New Deal da 600 miliardi
Paul Krugman
Paul Krugman

"Quando prevale l'economia della depressione, la prudenza equivale all'imbecillità". Alla vigilia del summit del G20 a Washington che dovrebbe indicare la via per uscire dalla crisi finanziaria in corso, il premio Nobel per l'economia del 2008 Paul Krugman non va per il sottile, come d'abitudine, dalle colonne del New York Times.

Ritorna l'economia della depressione
"Nel caso non l'aveste notato - è l'attacco di Krugman - le notizie sull'economia continuano a peggiorare. Certo - prosegue - per quanto negative possano essere, non mi aspetto un'altra Grande Depressione" e "probabilmente non vedremo il tasso di disoccupazione raggiungere il picco del 10,7% cui si era assistito nel 1982". E tuttavia ci troviamo su un terreno che per Krugman può essere definito "economia della depressione".

Krugman usa questa definizione per descrivere uno scenario deflazionistico: "intendo uno stato di cose simile a quello del 1930, nel quale i consueti strumenti della politica economica, in particolare la capacità della Federal Reserve di rafforzare l'economia tagliando i tassi d'interesse, hanno perduto tutta la propria forza di traino".

La vitù diventa vizio
Quando l'economia della depressione prevale, "le regole consuete della politica
economica non si applicano più, e cosi' "la virtù diventa vizio, la cautela è rischiosa e la prudenza è imbecillità". Nell'impossibilita' di tagliare ulteriormente i tassi d'interesse (la "politica standard di risposta a un'economia debole") non c'è praticamente nulla - nota
Krugman - che possa arrestare tale caduta verso il basso. "Aumentare la disoccupazione non farebbe che condurre a ulteriori tagli della spesa per i consumatori", che, come ha
avvertito proprio questa settimana la catena americana di elettronica Best Buy, ha gia' sofferto un declino "sismico". A seguire, l'indebolimento del potere d'acquisto dei consumatori "comportera' tagli ai piani d'investimento aziendali". E "l'economia, sempre piu' fiacca, porterà ad ancor piu' tagli dei posti di lavoro, provocando di conseguenza un ulteriore ciclo di contrazione". Vale a dire un "periodo di generale declino economico".

Che fare?
Secondo il Nobel per l'economia "il governo federale dovrebbe fornire uno stimolo
economico sotto forma di una piu' alta spesa e di un maggiore aiuto a chi si trova in difficoltà". Un piano del genere, tuttavia, "non arrivera' abbastanza presto né sarà abbastanza forte se uomini politici e funzionari dell'economia non si riveleranno capaci di trascendere una
gran quantità di pregiudizi convenzionali". Uno di questi pregiudizi - fa notare Krugman - e' il "timore del deficit fiscale". In "tempi normali è cosa buona preoccuparsene, e la responsabilità fiscale e' una virtu' che abbiamo bisogno d'imparare da capo non appena la crisi sara' rientrata". Ma "quando a prevalere e' l'economia della depressione questa virtu' diventa un vizio". Un altro pregiudizio - prosegue Krugman - e' "la convinzione che la politica dovrebbe muoversi con cautela. In tempi normali una cosa del genere h senso: non si dovrebbero effettuare grandi cambiamenti nella politica fin quando non si rende chiaro che si tratta di cambiamenti necessari".

Tempi eccezionali
Tuttavia, "nelle condizioni attuali la cautela è pericolosa perche' grandi cambiamenti, in peggio, si stanno gia' verificando e qualsiasi ritardo nell'agire non fa che aumentare le probabilita' di un piu' profondo disastro economico". Infatti, "in tempi normali la moderazione e la prudenza negli obiettivi sono una buona cosa", ma "stando le cose come stanno è comunque preferibile
sbagliare facendo troppo che fallire facendo troppo poco". Il rischio - fa presente Krugman - e' che, se il piano di stimolo governativo dovesse rivelarsi piu' forte del necessario, "l'economia potrebbe surriscaldarsi con un conseguente incremento dell'inflazione". Una minaccia alla
quale pero' "la Federal Reserve puo' sempre tagliare la testa alzando i tassi d'interesse". Dall'altro lato, "se lo stimulus plan dovesse rivelarsi troppo ridotto non c'è nulla che la Fed potrebbe fare per compensare il deficit". 


Un altro assegno da 600 miliardi
" L'amministrazione Obama - scrive Krugman - quasi certamente entrera' in carica trovandosi davanti un'economia che apparirà anche peggio di come appare ora". E infatti "Goldman Sachs prevede che il tasso di disoccupazione, attualmente al 6,5%, arrivera' all'8,5% entro la fine dell'anno". Tutto lascia pensare - prosegue il Nobel per l'economia - che la nuova amministrazione si produrrà in un notevole stimulus package, il quale "secondo i miei calcoli approssimativi dovrebbe attestarsi intorno ai 600 miliardi di dollari". E cosi' la domanda diventa se l'amministrazione Obama "avra' l'audacia" di proporre qualcosa del genere. "Speriamo che la risposta a questa domanda sia positiva e che la nuova amministrazione riuscira' davvero a osare tanto.

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14/11/2008 10:50

Los Angeles (California): Caccia alla vita nello spa
Da: RaiNews24

Los Angeles
| 14 novembre 2008

Caccia alla vita nello spazio, fotografati 4 pianeti fuori dal sistema solare
Una delle foto del sistema HR 8799
Una delle foto del sistema HR 8799

Per ora gli scienziati escludono che su alcuno dei pianeti fotografati ci sia vita. Ma la notizia è egualmente affascinante: grazie ad Hubble e ad un altro telescopio nelle isole Hawaii gli astronomi americani sono riusciti a 'vedere' quattro pianeti al di fuori del sistema solare.

Le foto sono state realizzate con le tecnologie più avanzate messe a disposizione dalla NASA. La scoperta del sistema HR 8799 - questo il nome dato all'insieme dei pianeti - è considerata dagli scienziati un "passo cruciale sulla strada per scoprire un altro pianeta Terra".

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14/11/2008 10:52

Exploit di Wall Street, Dow Jones a +7%: la causa?
Da: RaiNews24

Roma | 13 novembre 2008
Exploit di Wall Street, Dow Jones a +7%
Nasdaq a +6,21%
Nasdaq a +6,21%
Chiusura in forte rialzo per Wall Street. Il Dow Jones ha terminato le contrattazioni a +7,03% a 8.865,20 punti, il Nasdaq è salito del 6,11% a 1.590,79 punti, mentre lo S&P 500 ha guadagnato il 7,11% a 912,92 punti.

Chiusura in leggero rialzo per Piazza Affari. Il Mibtel segna un +0,51% a 15.914 punti, mentre lo S&P/Mib guadagna lo 0,92% a 20.414 punti.

Chiusura in ribasso alla borsa di Londra dove l'indice Ft100 ha perso lo 0,31% a 4.169,21.

Chiusura in rialzo alla borsa di Parigi dove l'indice Cac40 ha guadagnato l'1,10% a 3.269,46 punti. Chiusura in rialzo alla borsa di Francoforte dove l'indice Dax è salito dello 0,62% a 4.649,52 punti.

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14/11/2008 10:58

BORSE IN RIALZO NEL MONDO. COMINCIA OGGI IL G20 A WASHINGTON
Da: Ansa.it

»
2008-11-14 10:43
BORSE IN RIALZO NEL MONDO. COMINCIA OGGI IL G20 A WASHINGTON
 Piazza Affari apre in deciso rialzo. L'indice Mibtel sale del 2,72% a 16.349 punti. Lo S&P/Mib guadagna il 2,91% a quota 21.009. In crescita anche Francoforte, Parigi e Londra. Mattinata positiva nonostante i dati Istat che certificano la recessione

La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in forte rialzo del 2,72%, sulla scia dei guadagni di Wall Street e di uno yen meno forte sulla divisa statunitense. Il Nikkei, l'indice dei 225 titoli guida, si porta a 8.462,39 punti, 223,75 in più della chiusura di ieri.

Ieri Wall Street ha chiuso in forte rialzo con il Dow Jones al 7,03%, il Nasdaq al 6,11% e lo S&P 500 al 7,11%.

Il Giappone e' pronto a prestare fino a 100 miliardi di dollari delle proprie riserve in valuta estera al Fondo monetario internazionale (Fmi) per sostenere i paesi emergenti piu' colpiti dalla crisi finanziaria mondiale. Lo ha ufficializzato in una nota il governo nipponico, a poche ore dall'apertura del G20 di Washington, il vertice che, ospitato dal presidente americano George W. Bush, riunira' i principali paesi industrializzati ed emergenti fino a sabato negli sforzi per risolvere la crisi finanziaria e scongiurare la recessione economica.

AUTO: MERCATO OTTOBRE EUROPA -14,5%, ITALIA -18,9%
ROMA - Prosegue il trend negativo delmercato automobilistico europeo. Ad ottobre - secondo i datidiffusi dall' Acea - le immatricolazioni di auto nuove in Europa (27 paesi Ue piu' quelli Efta) sono ammontate a 1.134.031unita', in calo del 14,5% rispetto allo stesso mese del 2007. Asettembre il calo era stato dell'8,2%, a 1.304.583 unita'. Il mercato italiano, nel dettaglio, ha registrato una flessione del 18,9% (167.940 unita') dopo la flessione del 5,5% di settembre. Nei primi dieci mesi del 2008 le immatricolazioni di autonuove sono ammontate in Europa a 12.852.387 unita' (-5,4% sullostesso periodo del 2007).
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14/11/2008 11:01

ALLARME BCE: EUROLANDIA E' GIA' IN RECESSIONE
Da: Ansa.it

2008-11-14 08:24
ALLARME BCE: EUROLANDIA E' GIA' IN RECESSIONE
 di Domenico Conti

ROMA - Eurolandia e' ''gia' in recessione''. A certificarlo e' la Banca centrale europea, che si prepara a tagliare energicamente i tassi. E i Quindici paesi dell'euro, al pari degli Usa e delle altre economie piu' avanzate, rischiano persino la deflazione secondo l'Ocse, anche se e' uno scenario ''remoto''. Non poteva essere piu' violento l'impatto sull'Europa della peggior crisi finanziaria dal 1929, rimbalzata dall'altra sponda dell'Atlantico come uno tsunami. A mettere il sigillo sulla recessione dei Quindici, che fino a pochi mesi fa ancora speravano di scampare alla gelata del sistema creditizio, e' stato oggi Ewald Notowny, esponente austriaco della Bce che siede nel consiglio direttivo presieduto da Jean-Claude Trichet.

 Del resto oggi stesso la Germania, il motore economico europeo, ha annunciato una crescita negativa dello 0,5% nel terzo trimestre, peggiore del -0,2% previsto, che fa della sua attuale recessione la piu' dura degli ultimi 12 anni. E la stessa Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nell'anticipare il suo 'Economic Outlook', disegna un quadro a tinte fosche, in cui le economie dei paesi suoi membri''sembrano essere entrate in recessione'', con una vera e propria gelata in questo scorcio di fine d'anno: gli Stati Uniti vedranno un Pil in frenata (-0,3%) nel terzo trimestre e un crollo nel quarto (-2,8%), che saranno solo un assaggio rispetto ad un 2009 in contrazione dello 0,9%, dopo il magro +1,4% di quest'anno. I Quindici passeranno dal -0,5% del terzo trimestre 2008 al -1% del quarto, con un 2008 in espansione dell'1,1% e un 2009 migliore rispetto agli Usa, ma pur sempre in calo dello 0,5%.

La ripresa ci sara' solo nel 2010, e sara' timida: +1,2% per Eurolandia, +1,6% per gli Usa. Il Giappone, invece, se la cavera' con un +0,5% quest'anno, un -0,1% nel 2009 e un +0,6% nel 2010. Secondo l'Ocse - come ha spiegato il capo-economista ad interim Joergen Elmeskov - servono quindi ulteriori misure di aiuto all'economia, in presenza di una crisi ''profonda'' e ''prolungata''. Perche' ''mentirei - ha detto Elmeskov durante una conferenza stampa a Parigi - se dicessi che la probabilita' di deflazione e' zero'', anche se ''si tratta di un'ipotesi remota'' che si verificherebbe solo con un intensificarsi della crisi. Nelle sue previsioni L'Ocse si aspetta comunque un'inflazione in fortissima frenata in Eurolandia (+3,4% nel 2008, +1,4% nel 2009 e +1,3% nel 2010) e negli Usa (+3,6%, +1,2% e +1,3% nel 2010).

 E il Giappone, appena uscito dalla spirale deflazionistica, avra' una ricaduta: l'Ocse prevede +1,4%, +0,3% e, nel 2010, -0,1%. Il lato positivo della medaglia e' che, con il petrolio precipitato sotto i 55 dollari, ''le aspettative inflazionistiche dovrebbero scendere velocemente, e cio' - ha spiegato Nowotny - dara' spazio di manovra alla Bce per ulteriori misure espansive''. Nel suo bollettino mensile, pubblicato oggi, l'istituto di Francoforte prevede che l'inflazione scenda nel 2009 al di sotto del 2%, il che permetterebbe di conseguire l'agognata ''stabilita' dei prezzi'' e concede margini alla Bce per tagliare i tassi. Mentre gli Usa hanno ancora ''mezzo punto'' da tagliare e il Giappone non puo' agire sulla leva del costo del denaro, per l'Ocse la Bce potra' portare i tassi al 2%, dal 3,25%, entro un periodo ''non troppo in la' nel 2009''.
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14/11/2008 11:03

ARRIVA WINDOWS LIVE, SEMPRE PIU' SOCIAL
Da: Ansa.it

»
2008-11-13 19:23
ARRIVA WINDOWS LIVE, SEMPRE PIU' SOCIAL
 ROMA - Guarda al mondo che ruota intorno ai social network la nuova versione di Windows Live, che debutterà a dicembre negli Stati Uniti per poi arrivare in tutto il mondo in 54 lingue.

Per la nuova piattaforma Microsoft ha stretto partnership con alcuni dei protagonisti delle reti sociali, come Flickr, Facebook, Twitter, Linkedin, Photobucket, Pandora Media, Wordpress e Yelp.

L'integrazione delle attività e dei contatti che gli utenti hanno all'interno di questi siti avverà direttamente in Windows Live, grazie a un nuovo profilo e alla funzionalità "Novità".

Oltre alla presenza di "feed" di terze parti all'interno di servizi e applicativi, il nuovo Windows Live metterà a disposizione dell'utente un "posto virtuale" unico in cui organizzare e gestire le informazioni. In pratica una home page personale dove aggregare e ottimizzare le attività quotidiane.

"Pensiamo a Windows Live come a un luogo dove oltre 460 milioni di persone nel mondo possono interagire utilizzando i servizi di posta elettronica, messaggistica istantanea e condivisione di immagini", spiega Luca Colombo, Consumer & Online Marketing Officer di Microsoft Italia".
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